martedì, marzo 23, 2010

la casa di Paganini

Niccolò Paganini è certamente uno dei genovesi più conosciuti nel mondo.
Di Paganini la città di Genova conserva gelosamente il violino, un Guarneri che viene concesso in uso al vincitore di un concorso internazionale per l'esecuzione di un concerto.
Per la casa natale di Paganini, quindi, ci si aspetterebbe un trattamento analogo.
Quella casa al civico 38 di Passo Gattamora, dove nacque il musicista il 27 ottobre 1782, già si trovava in un quartiere storico (a cheullia) nel cuore della vecchia Genova, vicinissimo a dove 36 anni prima "il Balilla" Giovanni Battista Perasso diede inizio alla sommossa contro gli occupanti austriaci. Era un bel quartiere popolare di piccole casette addossate le une alle altre e tutte insieme addossate al grande ponte di pietra che raccoglieva tutti intorno a sé con un'aria materna e un po' severa che sapeva dare sicurezza.
Purtroppo oggi non è più così: una quarantina di anni fa si pensò bene di razionalizzare gli spazi, e di "riqualificare" il quartiere demolendolo per intero e ricostruendolo in maniera "moderna". Non ci fu rispetto neppure per la casa di Paganini. Sebbene presidiata da numerosi cittadini con la speranza che venisse risparmiata dalla demolizione, una notte nefasta fu rasa al suolo dopo che "la celere" allontanò i cittadini dalla zona.



Adesso in quel luogo ci sono i giardini di plastica e gli uffici della Regione in stile bunker-post-atomico.
Con quella operazione Genova è diventata indubbiamente più brutta, in barba al rispetto per Paganini e delle decine di migliaia di genovesi che in quel quartiere ci hanno abitato. Questa brutta storia fece molto soffrire i genovesi che ancora adesso rimpiangono la cheullia, persa anni fa con la demolizione.

venerdì, marzo 05, 2010

soddisfatti e ...infangati

Oggi vi parlo dei gruppi di volontari che hanno a cuore la salvaguardia degli
habitat dove vivono rane, rospi, salamandre e altri anfibi. Animali di serie
"Z" che di solito godono di poca considerazione, se non in alcune favolette per bambini, e di tanti luoghi comuni errati.
In effetti si tratta di specie animali curiose, simpatiche e assolutamente innocue: caratteristiche indispensabili per diventare i protagonisti in positivo di una bella favola!
Inoltre, sappiano anche gli adulti che gran parte di questa piccola fauna è una nostra preziosa alleata nella riduzione del numero dei fastidiosi insetti che ci tormentano d'estate. Non solo: la presenza di rane e tritoni negli ambienti limitrofi alle nostre case (giardini, orti, campagna, boschi, ruscelli, ecc.) ci evidenzia lo stato di salute ancora buono degli ecosistemi.
Non a caso esistono aziende agricole che, a ragione, vantano di avere la propria sede "dove ancora cantano le rane", dal momento che in quei luoghi "c'è più sapore, più salute, più energia, più felicità".


Anche per questo, in rete si trovano siti web di persone e associazioni che spesso organizzano interventi per migliorare i luoghi abitati dagli anfibi, appassionati che non riuscirebbero restare con le mani in mano!

Come si fa, nella Liguria di Ponente, a non alzare un dito quando basta aggiungere un rubinetto o, come nella foto, scavare delle piccole pozze per aiutare il Pelodite punteggiato?
Come fare a restare indifferenti ai piccoli bisogni della salamandrina dagli occhiali marchigiana, al Pelobate fosco, o resistere al richiamo di una bella pulita agli stagni del Carso che periodicamente organizzano i tutori stagni del Friuli-Venezia Giulia?

Oltre che andare al cinema a vedere un film in 3D dove uomini cattivi vogliono saccheggiare un pianeta inventato e distruggere habitat lontani di animali che non esistono, sarebbe anche il caso di infilarsi un paio di stivali e "recuperare" un habitat vero per degli animaletti che abitano vicino a casa nostra.
Con buona pace di zanzare e pappataci, che saranno costretti a cambiar zona!