mercoledì, giugno 22, 2011

Un taggiasco, Feuerbach e l'esame di maturità

Approfitto dello spunto offertomi da un tema di maturità proposto oggi per parlare di un musicista nato quasi trecento anni fa a Taggia.
Siamo quello che mangiamo? Chiede oggi la traccia proposta alla matura delle scuole di ambito socio-economico.
Impossibile non pensare a Ludvig Feuerbach e al suo celebre aforisma Der Mensch ist, was er iβt, l'uomo è quello che mangia, evoluzione di una scoperta già nota ai tempi di Aristotele e cioè che si può pensare solo dopo che si sono soddisfatti i bisogni primari.
Era quindi già risaputo che filosofia, scienza, arte sono attività da svolgere a pancia piena e un insigne taggiasco, Pasquale Anfossi, non fa altro che confermare questa certezza millenaria.

Nato nel 1727, Anfossi gira il mondo (Venezia, Roma, Napoli, Parigi, ecc...) e viene pure ammirato e usato come ispirazione dall'astro nascente Mozart.
Molto apprezzato dai suoi contemporanei, lo spagnolo Tomàs de Iriarte nel suo poema sulla musica, ne parla come di uno fra i più rinomati compositori italiani, mentre dalla Biografia degli uomini illustri del regno di Napoli leggiamo di un certo Giuseppe Carpani, il quale ci assicura che Pasquale Anfossi "non poteva scrivere una nota se non in mezzo a capponi arrostiti, a salcicce fumanti, e prosiutti, e stufati".


martedì, giugno 21, 2011

Nonno, voglio un orsacchiotto

Quando il nipotino ha chiesto un orsacchiotto a nonno Phil, un agricoltore del Gloucestershire, forse non si aspettava un orso di paglia alto più di 5 metri, ma sicuramente avrà apprezzato il regalo.
Adesso Buster, l'orso di paglia, resterà lì per tutta l'estate, visibile a grandi e piccini.