ma della storia di una pianta esotica, dove con questo termine si intende una pianta che si è insediata in una zona proveniendo da un'area geografica diversa.
Una pianta, infatti, può viaggiare da un capo all'altro del mondo portata dall'uomo, che la trasporta intenzionalmente o meno. Se "attechisce" nel nuovo ambiente, riesce a riprodursi spontaneamente e magari sfugge anche al controllo di chi l'ha piantata, allora inizia ad essere un caso "serio" di pianta esotica.

Il fiorellino giallo, probabilmente lo conoscete tutti e magari, da bambini, ne avete succhiato il gambo.
Le radici sono profonde, perenni e dotate di bulbi da cui nascono le future piantine. Nell'area del Mediterraneo i fiori non arrivano a maturazione completa e quindi non sono utilizzabili per la riproduzione della pianta: le nuove piante nascono solo dai bulbi e quindi hanno lo stesso codice genetico della pianta madre. Addirittura è possibile (e ipotizzato seriamente) che tutte le acetoselle gialle che infestano il Mediterraneo abbiano lo stesso codice genetico della piantina introdotta a Malta nel 1806.
Questa storia sulle piante esotiche mi ha davvero impressionato, ma comunque non è la storia più bella tra quelle che conosco.
La migliore, invece, la racconta Giacomo nel suo blog, leggetela, è imperdibile!