Questa sera, venerdi 12 alle ore 20:00, a Pieve di Teco sotto i portici,
per aiutare il "Comitato per il NO all'inceneritore della Valle Arroscia" contro l'Amministrazione Comunale (ora Commissariata proprio per questo problema), che ha dato via libera alla costruzione di un Inceneritore.
Secondo il progetto iniziale, doveva trattarsi di una centrale a biomassa di bassa potenza (utilizzante solo "agro forestale", cioè ramaglie, sterpaglie e segatura). Questa "centrale" adesso si trasformerà in un vero e proprio inceneritore con una potenza raddoppiata ed utilizzante CDR (Combustibile da Rifiuti vari).
La legge della conservazione della massa di Lavoisier spiega che in natura nulla si crea e nulla si distrugge, pertanto bruciando i rifiuti cambiamo solo il loro aspetto, ma non eliminiamo il problema dei rifiuti, al contrario lo amplifichiamo creando rifiuti tossici, polveri cancerogene, particolato altamente inquinante.
Per saperne di più, consultate il video su www.nanodiagnostics.it.
Invece, dal nuovissimo blog http://pastorbuggio.blogspot.com/ apprendo un evento molto più rassicurante: la 36ma sagra della caldarrosta a Buggio, fissata per domenica prossima.
In bocca al lupo al nostro nuovo collega blogger.
venerdì, ottobre 12, 2007
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84 commenti:
Beh..a questo punto sarà contento il pigher che non faranno più la discarica di bezzo!
Chissa'... il CDR lo bruceranno, un po' di materia finira' a girare per l'aria, il resto rimarra' lo stesso, ma occupera' meno spazio, quello si.
Forse la faranno piu' piccola la discarica .
il CDR (combustibile da rifiuto) è quella cosa terrificante che vogliono produrre a villanova dietro la casa del lupo! in effetti era un mistero capire che cosa ne volessero fare dopo averlo prodotto, dato che l'unico che c'è nel nord ovest è a servizio di un cementificio nel cuneese! se ricordo bene dovrebbe anche essere una delle famose fonti "assimilabili" che indispongono Grillo...
prima di dire stronzate bisogna documentarsi. A Pieve si brucia unicamente cippato di legna vergine. Tutto il resto sono fantasie politiche di chi si oppone non alle biomasse ma al Sindaco Delfino, appoggiato da Brumnengo
Ciao Anonimo,
ci sono parecchie cose che non quadrano a Pieve di Teco. Per esempio, che ne dici di questo articolo?
Come fantasie politiche le trovo molto preoccupanti.
Bravo Gimmi, eccoti le cose che non quadrano e preoccupanti. Memorizza bene le firme dell'articolo: Gabrielli-Ferrari-Di Pasqua. Sono tre oppositori dell'amministrazione Delfino-Brunengo. Ferrari e Di Pasqua candidati alla carica di Sindaco. In quanto a Gabrielli ha redatto il PIANO DI UTILIZZO DEL BOSCO del Comuni di Pieve Pornassio e Cosio. Ma udite!: In tale PIANO ha previsto, per utilizzare meglio il bosco, la costruzione di una centrale a biomasse proprio a Pieve. Bella coerenza!... A voi i commenti.......
In quanto a tutti i dati di progetto contenuti nell'articolo (peraltro inesatti rispetto al progetto approvato) i tecnici della Regione e della Provincia (i lavori di costruzione dell'impianto sono in corso) lo hanno dunque esaminato ed autorizzato.
La Provicia poi, credo, lo abbia "vivisezionato" per bene in quanto l'Assessore all'ambiente cui compete l'autorizzazione alla costruzione ed al funzionamento della centrale è proprio di Pieve di Teco.
Siccome nel corso del lungo iter di approvazione gli oppositori sostengono di avere effettuato denunce di irregolarità all'autorità giudiziaria alla Regione, Provincia, Ministero, Unione Europea, Corte dei conti ecc. non credo proprio che sia stato autorizzato un progetto che a dire degli oppositori fa acqua da tutte le parti.
Non si fa il bene dei cittadini pievesi se per avere il loro consenso (effimero) si raccontano bugie colossali e si strumentalizza la questione creando allarmismi di ogni genere. Questo è il vero danno, anche di immagine, che si arreca a Pieve ed a tutta la Valle Arroscia.
Ciao Anonimo, grazie per aver risposto.
Che tu sappia il progetto "così come è stato approvato" è disponibile da qualche parte? Intendo in rete, scaricabile... non posso certo permettermi il lusso di fare la coda per uffici vari per farmi calare dall'alto un atto pubblico.
Non voglio giudicare la persona dell'assessore all'ambiente, non mi permetterei mai e per me, sino a prova contraria sono tutte persone integerrime, ma sul fatto che nei progetti partoriti in provincia si presti una sufficiente attenzione alle problematiche ambientali nutro qualche dubbio.
Caro Anonimo, una notizia apparsa oggi su sanremonews dice proprio quello che tu ritenevi improbabile:
Il Comitato, si è avvalso della preziosa collaborazione di un tecnico specializzato nella tutela ambientale e gestione del territorio, tra l’altro perito del Tribunale di Genova, Torino e Imperia, il quale ha stilato, firmato e giurato una precisa quanto tranciate relazione tecnica che attesta, inequivocabilmente, in 12,9 MW la reale potenza della Centrale in costruzione.
Detta perizia non fa che confermare quanto da tempo il Comitato denuncia pubblicamente: la potenza reale risulta più che doppia rispetto al progetto iniziale, finanziato dalla Regione Liguria
...
La relazione, certificante le diverse difformità di carattere tecnico relative all’impianto in parola, è il fondamento di due distinti e articolati ricorsi amministrativi che hanno messo in evidenza anche tutte le presunte irregolarità procedurali commesse nel corso dell’intera istruttoria
....
Pare proprio che si stia costruendo una cosa diversa da quella approvata dalla regione, tutto a danno dei cittadini, tanto per cambiare.
Se è così Gimmi hai ragione. Posso quindi capire che Comune e Comunità Montana abbiano effettuato delle richieste fuori dalle dimensioni ammesse (in Trentino e Lombardia ci sono comunque impianti da 20 e 30 Mw, ma sono altre Regioni) ma i vari funzionari della Regione e della Provincia che hanno rilasciato le autorizzazioni le hanno lette le carte ? Dico funzionari perchè, mi hanno detto che, atti firmati da politici non ce ne sono.
Vista dall'esterno dal mondo della politica, i media riportano questi "segnali":
ImTV
1C
Ciao
i rifiuti con le centrali a biomasse non hanno nulla a che fare. Nei diversi paesi ove esistono impiaNTI A BIOMAsse SI brucia legna ovvero il cosidetto cippato. Questa è la verità, dimostrabile, per chi non è fazioso. Basta informarsi, dalla popolazione, sul posto, lasciando da parte le beghe politiche. Ad esempiuo andate a chiedere ad Ormea, e poi a Tirano o in altri centri dell'Emilia, in Austria, germania, danimarca ecc. Probabilmente gli scettici cambieranno isea o altrimenti bisognerebbe ritenere che esiste un complotto internazionale, non si sa bene per quale fine.
è vero o no che l'impianto di Pieve, invece di essere tarato per una combustione che al massimo raggiunge una certa temperatura ed una determinata potenza è tarato per più del doppio?
Se è vero il complotto c'è, ai danni dei cittadini, che gli raccontano che si sta costruendo una centrale a biomasse e gli preparano un inceneritore in casa.
Oppure qualche pirla pensa di raccogliere la legna lontano molti chilometri e produrre energia bruciandola a Pieve?
Sai che cosa ti dico?
Che quelli che vogliono costruire un inceneritore e una discarica non sono certamente nel Comune di Pieve nè negli altri 9 comuni della Valle o in comunità montana. Da questi tentativi hanno già saputo difendersi una quindicina di anni fa. Credo che "i pirla" ci siano ma vadano cercati altrove, perchè la legna in Provincia di Imperia c'è e la Valle Arroscia è il territorio più boscato della Liguria.
Ciao anonimo,ti consiglio di leggere un piccolo dossier su come si sono svolti i fatti in ordine cronologico sulla centrale a BIO -MUSSE di Pieve..
http://files.meetup.com/228450/dossier%20pieve.zip
..e poi ti assicuro la totale contrarieta' dei Pievesi nei riguardi di questo inganno chiamato termovalorizzatore..io al consiglio e all' assemblea c' ero..tu?
Caro il nostro anonimo,
a Pieve si brucia solo cippato vergine perché per ora le autorizzazioni le hanno per bruciare solo il cippato vergine.
Nella conferenza dei servizi il funzionario della Provincia chiede all’ing. Della ditta come mai nella relazione tecnica si citino più volte i rifiuti di cui al DM 08.02.1998 ed il CDR. L’ing. risponde che loro volevano precisare solo che ci sarà una GRIGLIA MOBILE IN GRADO DI TRATTARE IL CDR ma se la Provincia prescriverà loro di bruciare legna loro si limiteranno a bruciare legna.
Più volte i rappresentanti della ditta hanno affermato che la popolazione può stare tranquilla poichè per bruciare altri tipi di combustibile ci sarebbe bisogno di altre autorizzazioni; ma non hanno detto che ci sarebbe bisogno di altra tecnologia che l’impianto non possiede.
Altro che attacco politico.
La Provincia e la Regione hanno vivisezionato il progetto.? Qualcuno sicuramente sì visto che più volte hanno messo a verbale le varie difformità relativamente a potenza termica, potenza elettrica, quantità di biomassa da utilizzare, tipologie di combustibili diversi (vedi sopra), teleriscaldamento (ipl progetto preliminare prevedeva 724 utenze, poi diventate 350 nel primo esecutivo e 85 nell’ultimo esecutivo: e la pubblica utilità?); lo hanno vivisezionato talmente bene che la Regione è arrivata a revocare il finanziamento concesso in quanto il progetto era totalmente difforme da quello finanziato nel 2002. Che i progetti fossero conformi lo hanno fatto attestare direttamente al committente ovverosia la Comunità Montana.!!
La potenza doveva essere inferiore ai 5 MW termici e qui è di 12,9 MW!!!
Tu fai riferimento ad impianti sparsi per l’Italia e per l’Europa.
Premettiamo che in Europa le fonti rinnovabili sono fonti rinnovabili mentre in Italia fino a pochi giorni fa tra le fonti rinnovabili erano annoverati i rifiuti (anche la parte non biodegradabile); adesso pare che con la finanziaria 2008 abbiano tolto i CIP 6 (i certificati verdi che permettono ai produttori di energia da fonti rinnovabili di vendere l’elettricità al triplo del prezzo di mercato, differenza che naturalmente paghiamo noi con le bollette) agli impianti che utilizzano il CDR. (pare che però che li abbiano lasciati agli impianti non costruiti ma già autorizzati o in fase di autorizzazione…….le solite cose all’italiana).
Tant’è vero che l’Unione Europea ha aperto due procedure di infrazione.
Ad Ormea dicono che:
comprano la legna dalla Francia vanificando l’abbattimento della CO2 e non mettendo in atto la così famosa filiera del legno locale;
la bolletta è pressoché uguale a quella del metano.
A Sedrina prima di progettare la centrale hanno fatto 15 assemblee pubbliche nelle quali facevano già sottoscrivere i precontratti per il teleriscaldamento
A Sedrina la proprietà dell’impianto è al 100% del comune (a Pieve è al 100% del privato e il Comune prende ben 7.000 all’anno di affitto: 550 euro al mese tanto per capirsi).
A Collio hanno vincolato la costruzione della centrale all’adesione del 40% delle famiglie; cioè il 40% delle famiglie dovevano aderire al teleriscaldamento, altrimenti non avrebbero costruito la centrale.
A Sellero hanno cominciato a parlare di centrale nel 1999 con assemblee pubbliche e visite ad altri impianti.
A Sellero hanno fatto firmare i precontratti del teleriscaldamento l’anno prima che cominciassero a costruire.
A Sellero (dove a gestire l’impianto c’è la stessa ditta di Pieve) nel 2007 hanno fatto richiesta per modificare l’impianto e per bruciare rifiuti non pericolosi da biomassa; cioè stanno cercando di convertire l’impianto.
A Pieve ancora nessuno si preoccupato di capire se c’è qualcuno che si allaccerà la teleriscaldamento. Come mai? Non gli interessa? Evidentemente interessa produrre energia elettrica. E la pubblica utilità per il paese?
I comuni hanno dato la disponibilità a mettere a disposizione i loro boschi aderendo ad un accordo di programma che prevedeva la creazione di una società di gestione a maggioranza pubblica; ma tale accordo non si è mai concluso tant’è vero che la società è al 100% privata: quindi non hanno la certezza di avere clienti interessati al teleriscaldamento ma non hanno nemmeno la certezza di avere il combustibile per far funzionare la centrale!!!!
E poi parliamoci chiaro: questa centrale è totalmente inutile: non si coltiverà il bosco, non si teleriscalderà il paese ma al max 80 utenti (ricordo a tutti che a Pieve ci si può scaldare anche con il metano), il vantaggio è solo per il privato.
E allora perché buttare via 3 MILIONI DI EURO di finanziamenti per una cosa che non serve alla comunità?
Altro che attacco politico. Qui c’è sostanza. Non c’è una cosa che si incastra con l’altra né in teoria né tantomeno nella pratica.
Un saluto.
Hanno ragione i grillini. Ma che cosa dice questo anonimo. Dove vive.
Diamoci da fare, bisogna fare capire gli italiani. E' ora di finirla con gli zombi.
Gente che governa e non sa fare nulla. Tutti devono veramente svegliarsi. Ognuno di noi faccia la propria parte.
Bisogna fare del volantinaggio.
Poi le elezioni si avvicinano. Bisogna dare una mano ai Pievesi, che sono caduti in trappola a causa di amministratori incapaci.
Attendo notizie più precise, per organizzare delle riunini mediatiche e poi delle riunioni sul posto.
Un abbraccio
Ho appreso dal blog diverse informazioni purtroppo errate. Ad es. la proprietà dell'impianto è della ditta che costruisce. Purtroppo ripeto, mi hanno detto che non è così perchè la proprietà invece è della Comunità Montana e dei Comuni della Valle. Questo particolare sarebbe importante saperlo, perchè non possiamo fidarci dei politici, dei vari consigli comunali.
I controlli a chi spettano? Io credo alla Provincia e all'Arpa. Questo mi rassicura perchè sappiamo che l'Assessore all'ambiente della Provincia è molto rigoroso e fa rigare dritto i vari funzionari.
E' importante conoscere tutti i vari personaggi coinvolti per una valutazione seria ed appropriata. Altra buona notizia è che la legge nazionale non permette di bruciare il CDR e i rifiuti in questi impianti.
Aggiungo ancora che se necessario si può attivare il meccanismo della NO-TAV, utilizzato in Valle Susa: Conosco delle persone che potrebbero aiutarci.
Buon lavoro a tutti e a risentirci
Dal meetup di Grillo hanno segnalato questo blog. eccomi arrivata!!
Benissimo dobbiamo darci da fare. non possiamo dormire su cose importanti.
Molte cose sono da vedere, ma bisogna avere le prove.
Non si può parlare per sentito dire. Mi sonbo recato alle riunioni di Pieve contro il mostro-centrale. Sono contro queste soluzioni. Chi vuole farci credere che bruciando spazzattura ci liberiamo dei rifiuti dice una bestemmia. Andate su internet e vi spiegheranno che ciò non è vero.
A chi dobbiamo credere: ai politici o alle persone serie. Quelle come noi che non hanno alcun interesse??
Queste sonmo le domande a cui bisogna dare risposte concrete.
Il tempo credo sia maturo.
Concordo con ciò che dice Gimmi,Pigher e Nicomari che ha fatto una analisi perfetta sugli interessi che ruotano.
Grazie a tutti e saluti
Per Avatar: dici che non possiamo fidarci dei politici (e per inciso sono proprio d'accordo) e poi mi dici che l'asessore all'ambiente della Provincia è molto rigoroso.
Questo assessore l'ho sentito due sere fa su primocanale che parlava di termodistruzione dei rifiuti, come se bruciandoli si disintegrassero sullo stile di star trek.
Fosse stato rigoroso avrebbe specificato che termodistruggere la rumenta vuol dire bruciarla, spandendone un po' per aria e lasciando il resto incenerito da qualche parte.
Più ne so di questa storia e più mi convinco che i politici da sempre hanno raccontato musse ai pievesi per fregarli meglio.
A dimostrazione di questo sta il fatto che noi due ancora adesso non abiamo modo di sapere chi è il proprietario dell'impianto: il fumo nero e puzzolente lo hanno iniziato a fare molto prima della centrale in modo da non farci capire cosa stanno tramando.
Credo che le questioni abbiano dei nessi precisi ed è per questo che trascrivo l'interessante intervento. Può servire per capire come vanno le cose anche quelle riferite a Pieve e al mostro e come i nemici dell'umanità agiscono.
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Una cosa non capisco dal punto di vista scientifico quando l'esperto paragona le normali scie di condensa con la nostra espirazione in atmosfera fredda. Quello che esce dal motore di un aereo infatti dovrebbe essere "umidità, vapore acqueo" sì, ma non dovrebbe anche essere lo scarico del carburante degli aerei? E se non deve rilasciare gli scarichi di carburante come ha detto l'esperto, dove finiscono questi scarichi?
Questo mio piccolo dubbio in nulla toglie tutte le perplessità che solleva il cielo da quando mi sono messa ad osservarlo da quest'estate.
Nell'osservare il cielo quel che ho notato è:
1. scie chimiche basse e in tutte le direzioni, ossia non nelle normali rotte civili aeree, e in condizioni di gran calore.
2. scie chimiche intense sempre il giorno prima di qualsiasi previsione meteorologica di pioggia.
3. Puntualmente tale previsione non si avvera, donde la siccità che conosciamo con la vegetazione che si ammala.
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Sarei propensa anche a collegare l'anormale intensità di incendi estivi dell'estate appena passata non solo in Italia ma anche e soprattutto in Grecia e recentemente in California/Australia.
Sempre di più credo che l'allarmismo mediatico organizzato a livello planetario sui cambiamenti climatici in senso di siccità e minore disponibilità di acqua, sia funzionale alle privatizzazioni massicce dell'acqua - privatizzazione nel senso di concentrazione nelle mani di una o due aziende GLOBALI, magari incrociate tra loro-, e il suo aumento esponenziale in bolletta, di cui non abbiamo ancora visto niente. E' anche chiaro come parte/bersaglio del progetto sia l'Italia con la sua enorme ricchezza di varietà vegetali "incontrollabili" per le multinazionali di OGM, le quali nella "mission" di aumentare i profitti a dismisura devono eliminare la concorrenza, ossia le specie vegetali e "rare" che crescono spontanee.
Quando queste si ammaleranno o cresceranno di meno, per effetto di queste irrorazioni velenose, le nostre resistenze nei confronti degli OGM caleranno, o così sembra essere l'intento di queste multinazionali.
Possono certo essere processi d'intenzione, ma dopo avere visto quel che succede a livello di sanità e di aziende farmaceutiche, non mi sorprendo più di niente.
Dobbiamo essere uniti.
Angelica, trovo il tuo intervento completamente fuori dal contesto della discussione. Se c'è un nesso tra le multinazionali cattive degli OGM che vogliono sterminare la biodiversità italica e la Centrale a Biomasse di Pieve di Teco ti prego di spiegarlo per bene, se no evita di sviare il discorso.
La Comunità Montana ha un diritto di superfice sul terreno di proprietà del Comune; il Comune ha ceduto tale diritto per 7.000 euro all'anno (550 euro al mese).
La Comunità Montana ha bandito una gara per la realizzazione e la gestione per 30 anni (o 25 ora non ricordo) dell'impianto. La gara è stata vinta dalla FEN ENERGIA che insieme alla ARTEMIDE hanno creato la SEAVA. La SEAVA è composta da 10% FEN e 90% ARTEMIDE. La Comunità Montana ha l'opzione di entrare nella società al 12% naturalmente pagando le proprie quote. La ARTEMIDE fa parte della COFATECH la quale è di proprietà della GAZ DE FRANCE.
DOMANDA PER AVATAR: di chi è l'impianto caro
grazie mille, ligassoi, per le tue precisazioni!
Allora cerchiamo di fare una sintesi e descrivere brevemente la gamma dei prodotti.
Le previsioni di mercato dell'energia e delle materie prime ci fanno ritenere che la biomassa sarà un prodotto sempre più richiesto.
Già oggi vengono distrutte le foreste per ottenere legname, energia e cellulosa.
Nel futuro, con miliardi di persone che via via stanno uscendo dalla povertà assoluta, sarà ancora peggio.
O verranno tagliate tutte le foreste, o verranno coltivati tutti i campi solo per ottenere biomassa, oppure bisognerà cominciare a sfruttare razionalmente le risorse.
La biomassa sarà il prodotto più richiesto nel futuro.
La biomassa secca e la legna ecologica per dirsi tali devono avere questa caratteristiche:
- abbattimento di piante già morte senza intaccare alberi vivi
- biomassa secca, foglie , rametti, aghi di pino, canne , scarti lavorazioni agricole, potature di parchi e giardini, metodo del ramo bello annuale
- sfruttamento razionale delle foreste metodo della matricina per piccole strisce di bosco o 1 pianta ogni 4
- salvaguardia alberi secolari, generi protetti, boschi storici, habitat, ecosistema
- produzione locale
- lavorazione ecologica (sega a mano, sega elettrica, sega a gattuccio, cippatrice elettrica, accetta, machete, scure)
- assenza di spese aggiuntive di costi energetici di trasporto via nave e via terra per migliaia di chilometri
- retribuzione almeno 20 € per ogni ora di lavoro applicat
Questo è quanto bisogna fare e bisogna essere uniti:
Sulla questione biomasse di Pieve ho letto sui diversi blog molte notizie tra di loro contrastanti. La cosa mi ha incuriosito e siccome abito in Valle Arroscia ho voluto documentarmi. Ed al riguardo voglio dire che non è poi così complicato sapere la verità e bisognerebbe, nell'interesse di tutti, non fare affermazioni se non si è sicuri di ciò che si dice.
Le cose stanno in questi termini:
La Comunità M. ha fatto un bando che comprende, costruzione e gestione della centrale.
La proprietà è della Comunità Montana.
Il 12% è la percentuale di pertinenza riferita alla gestione.
La potenza massima (nominale?) del preliminare non era di 5 MW, come tutti dicono, ma bensì di 8.
Non so se era ammesso aumentarla tale potenza, ma l'approvazione degli Enti competenti è stata data sul progetto definitivo.
Non è assolutamente vero che bruciare legna produce benzopirene (cancerogeno) come qualcuno ha detto.
Non è tecnicamente possibile bruciare in un impianto a biomasse dei rifiuti o CDR. Informatevi, bisogna modificare l'impianto in modo sostanziale.(un inceneritore costa oltre 100 milioni di euro, la centrale di Pieve ne costa appena 8 o 9.)
Sul piano tecnico bisogna che l'Ente proprietario faccia richiesta di modifica dell'impianto al Comune e che tale richiesta venga accolta come pure dovrà essere accolta la modifica dell'autorizzazione da parte della Provincia.
Il finanziamento alla Comunità M. è stato dato dalla Regione (giunta Biasotti) ed è stato confermato dalla giunta Burlando, assessore Zunino di Rifondazione Comunista.
L'assessore Zunino ha risposto alle mozion del consigliere regionale Saso (AN) ed altri, ed ha dichiarato che la documentazione e le autorizzazioni sono in regola ed in linea con le leggi. L'assessore Saso si è pure dichiarato soddisfatto come risulta dal resoconto sul sito della Regione Liguria e non da ciò che dicono i giornali.
Ora,con questo non voglio dire che ho sposato appieno le biomasse..... ma le cose diciamole e interpretiamole per come sono.
Cara Marty,
non so dove tu abbia attinto le informazioni ma mi par di capire che chiunque te le abbia fornite non avesse molto le idee chiare.
Andiamo con ordine.
Punto primo
La Comunità Montana ha partecipato alla gara bandita dalla Regione Liguria prefigurando la costituzione di una società a maggioranza pubblica tra i Comuni della Valle, la Comunità Montana e la Provincia ed aperta alla partecipazione eventuale di un partner privato.
Il Comune di Pieve di Teco ha manifestato a tal proposito la volontà di partecipare fattivamente alla realizzazione e gestione dell’impianto, procedendo in accordo di programma con la Comunità Montana e con gli eventuali partners privati imprenditori alla costituzione di una società di capitale a maggioranza pubblica.
Quindi si prevedeva la stipula di un Accordo di Programma tra la Comunità Montana, la Provincia ed i Comuni della Valle, ai fini della costituzione di una società di capitali con capitale pubblico maggioritario detenuto dai Comuni ed aperto alla sottoscrizione di capitale da parte del partner privato in vista dell’apporto progettuale (progettazione definitiva ed esecutiva), realizzativo e gestionale, con contestuale impegno dei Comuni a garantire l’approvvigionamento della materia combustibile e del Comune di Pieve di Teco a promuovere l’acquisizione dell’energia termica sul proprio territorio.
Bene, sulla base di tale accordo di programma i comuni della valle si sono impegnati a garantire la legna.
Peccato che tale accordo di programma non sia mai stato definitivamente sottoscritto, sicchè i Comuni di fatto non hanno più l’obbligo di fornire il combustibile, anche perché non fanno più parte della società a maggioranza pubblica (mai venuta alla luce) che avrebbe dovuto realizzare e gestire l’impianto.
Per quanto sopra mi pare del tutto evidente che per gli anni della concessione l’impianto sia della SEAVA e né il Comune di Pieve né la Comunità Montana avranno voce in capitolo.
Punto secondo
La potenza dell’impianto prevista nel progetto preliminare era di circa 6 MW una potenza accettabile e sufficientemente elastica; nel progetto definitivo la potenza è addirittura scesa a 5,25 MW circa.
Come giustamente fai notare tu, l’approvazione degli enti è stato dato sul progetto definitivo che infatti è in linea con il bando di gara che prevedeva una potenza massima di 5 MW termici. Solo successivamente è lievitata fino agli attuali 12,9. Ti faccio presente che la ditta che si è aggiudicato il progetto (FEN ENERGIA) aveva partecipato alla gara di appalto relativa al progetto definitivo (da 5 MW) ma non aveva presentato offerta poiché evidentemente ritenuto non economico.
Punto terzo
Che l’impianto possa trattare il CDR lo dice la SEAVA nella relazione tecnica del progetto e non se lo è inventato nessuno; di fronte alle osservazioni mosse dalla Provincia l’ing. della SEAVA afferma che è prevista una griglia mobile in grado di trattare il CDR ma che bruceranno solo il tipo di combustibile prescritto (per ora) dalla Provincia stessa.
Ti faccio notare che oltre al CDR c’è una sacco di altra roba chiamata “rifuto non pericoloso da biomassa” come per esempio: scarti della separazione meccanica nella produzione di polpa da rifiuti di carte e cartone, rifiuti di fibre tessili grezze, imballaggi in legno, rifiuti della lavorazione del legno e affini trattati, sanse esauste, scarti a base esclusivamente legnosa contenenti un massimo di resine fenoliche dell’1%, un contenuto massimo di urea-formaldeide o melanina-formaldeide del 20%, un contenuto massimo di cloro dello 0.09%, un contenuto massimo di addittivi del 10%,scarti di cartiera ecc ecc,
Per esempio i gestori della centrale di Sellero (BS), che poi sono gli stessi di quella di Pieve, hanno chiesto nel giugno 2007 di essere autorizzati a bruciare i “rifiuti non pericolosi da biomassa”, che saranno anche chiamati non pericolosi ma saranno più inquinanti della legna vergine; e perché mai lo avrebbero fatto? Semplice. Perché la biomassa vergine costa sempre il resto ti pagano per smaltirlo.
La paura è proprio questa. Che sia convertito ad inceneritore un impianto che inceneritore non è e che è quindi molto meno sicuro sotto il profilo salute pubblica.
Io non so se bruciare legna inquina o meno ma faccio un semplice ragionamento. Se il progetto prevedesse di fare una grossa stufa per scaldare 100 famiglie e nel contempo queste 100 famiglie spegnessero la loro caldaia potrebbe esserci al massimo il medesimo inquinamento. C’è un però:
1) se nessuno manifestasse la volontà di teleriscaldarsi e spegnere la propria caldaia, in teoria ci sarebbe una caldaia prevista per 100 famiglie in aggiunta alle preesistenti 100 caldaie; in tal modo probabilmente l’inquinamento raddoppierebbe, facendo guadagnare il privato che produce energia elettrica senza alcun vantaggio per la comunità locale.
Punto quarto
L’assessore Zunino in realtà avrebbe dichiarato che la potenza di esercizio dell’impianto sarà “monitorata” affinché non superi i 5 MW.
Del resto l’assessore non può non aver letto le missive che il Dipartimento Ambiente del proprio assessorato ha inviato alla Comunità Montana a più riprese; il Dipartimento ha messo in luce tutte le difformità del progetto esecutivo rispetto al preliminare oggetto di finanziamento, relativamente ad un aumento della potenza elettrica, della potenza termica, della mancanza di un piano di approvvigionamento delle biomasse, del notevole aumento di quantità di biomassa prevista in entrata ecc.
Senza dimenticarci che il progetto preliminare prevedeva un fabbisogno termico di 4,98 MW per 724 utenze; utenze che nel primo progetto esecutivo sono scese a 350 per finire nell’ultimo esecutivo a 85; il tutto con un contemporaneo aumento di potenza arrivata a toccare i 12,9 MW.
Di più. Nei Comuni per esempio di Collio, di Cedrina, di Sellero prima di iniziare i lavori si sono accertati che ci fossero gli utenti facendo firmare, a fronte di una precisa proposta economica, i precontratti. A quanto ne sa il sottoscritto a Pieve nessuno ha ancora firmato nulla, ma i lavori sono già iniziati: e se nessuno volesse collegarsi?
Io penso che prima di fare un investimento del genere ci si debba sincerare della presenza o meno di clienti. L’ITALGAS per esempio, prima metanizzare il comune di Pieve, addirittura qualche anno prima, si è premunita di far firmare i precontratti, in assenza dei quali non avrebbe logicamente neppure iniziato i lavori.
Resto a disposizione.
Ragionamenti ho visto che ne fate tanti, ma la realtà è diversa.
Il problema è o non è costruire una centrale a biomasse? se diciamo si allora bisogna prendere un bivio.
Se diciamo di no, ed è la cosa giusta allora sono necessari ragionamenti più complessi e di un certo livello culturale.
Proprio questo mi sento di dire per evitare la catastrofe.
Credo che con la tecnologia ci sia la possibilità di diventare tutti ricchi ed automaticamente si risolverebbe il problema della sovrappopolazione perchè sulle macchine non ci si può stare in più di 5 e quindi nessuna famiglia avrebbe più di 2 o 3 bambini.
Con il servizio civile obbligatorio retribuito si potrebbero suddividere fra tutti le mansioni che non vorrebbe fare più nessuno.
SE UN TRATTORE FA IL LAVORO DI 1000 CONTADINI E UN COMPUTER DI 10.000 IMPIEGATI, PERCHE' SI DOVREBBE ANCORA LAVORARE PER SOPRAVVIVERE?
Ci vorrebbe il reddito sociale di base che garantisca a tutti la sopravvivenza e poi che chi vuole si dedichi ai propri hobby, da soli o con il proprio comitato autonomo.
Magari con la biomassa secca, la legna ecologica, gli agriturismi biologici, le riserve di pesca Torre, i lavori artigianali, le attività sportive, la free energy, la Serpentina, i corsi di specializzazione, i software, i festival popolari nei giardinetti di quartiere, le banche etiche autonome... qualcuno riesce anche a guadagnare qualcosa.
Geopoliticamente suggerisco 4-5 aree indipendenti con pianificazioni diverse in base alle priorità geografiche e culturali, eserciti indipendenti, moneta computerizzata differente, lingua differente, culture differenti, in modo che ci sia diversità e non si corra il rischio che tutto il mondo finisca nelle mani di un solo gruppo di potere.
Allora A QUESTO PUNTO BEN SI CAPIRA' CHE TUTTI I RAGIONAMENTI SULLA POTENZA, L'ALTEZZA, le autorizzazioni della Regione, con i vari pareri degli ASSESSORI, non avranno più alcun significato. il discorso potrebbe sembrare strano, ma se lo studiate attentamente vi accorgerete che è molto pertinente e calza perfettamente
Cara Luana,
il tuo discorso potrebbe essere anche condivisibile ma purtroppo non è questo nè il punto focale, nè tantomeno il momento per sviluppare certi ragionamenti.
Il punto infatti è che a Pieve di Teco stanno costruendo:
- una centrale di cui nessuno sentiva il bisogno;
- una centrale che non avrà alcuna pubblica utilità ma viene costruita con fondi pubblici;
- una centrale che dovrebbe migliorare la qualità della vita dei cittadini i quali però non sono mai stati interpellati (e quando, ormai a progetti già autorizzati, lo sono stati hanno detto inequivocabilmente NO);
- una centrale che non servirà a diminuire l'inquinamento come sarebbe invece nelle intenzioni della UE che elargisce a tal proposito, finanziamenti a fondo perduto; ciò per vari motivi uno fra i quali Pieve di Teco è già metanizzato dal 2001, mentre nel progetto viene supposto un forte abbattimento di produzione di CO2 in relazione al fatto che non esiste il metano come vettore per il riscaldamento;
- una centrale che, per caratteristica e potenza (entrambe dichiarate dalla ditta e dalla Comunità Montana) e per il fatto che in Italia tutto viene affrontato in emergenza, potrebbe un giorno venire utilizzata per smaltire i rifiuti (se le discariche saranno piene il male minore sarà sicuramente bruciarli a Pieve nella Centrale che ad Imperia in piazza Dante);
- una centrale posizionata in un fondo valle, a monte del centro abitato; inoltre le poche correnti esistenti hanno un moto "monte verso valle" (i fumi andranno cioè verso il centro abitato);
- una centrale che porterà (legittimamente peraltro) ricchezza solo al privato gestore dell'impianto.
Questo è il punto focale Luana.
Un punto concreto. A Pieve abbiamo questa spada di Damocle sulla testa e non abbiamo più il tempo di fare "alta" teoria che spetterebbe a chi la politica (intesa come amministrazione della cosa pubblica) la fa dall'alto (governi dei paesi industrializzati in primis.)
Non c'è rimasto che la civile protesta; non c'è rimasto che la divulgazione delle nostre argomentazioni per far capire a tutti che noi non siamo contro le fonti rinnovabili o le centrali a biomasse ma contro QUESTA CENTRALE, così come è stata congeniata; non ci sono rimasti che le Autorità competenti all'uopo opportunamente informate di tutte le varie difformità esistenti; non c'è rimasto che cercare di scalfire la coscienza dei politici.
Un saluto.
Luana dixit: Credo che con la tecnologia ci sia la possibilità di diventare tutti ricchi ed automaticamente si risolverebbe il problema della sovrappopolazione perchè sulle macchine non ci si può stare in più di 5 e quindi nessuna famiglia avrebbe più di 2 o 3 bambini.
Belin! L'uomo che si adatta alle macchine e non viceversa...
Sara' anche un uomo ricco e benestante, ma fondamentalmente scemo e incapace di qualsiasi spirito critico. Incapace di dirigere il progresso verso una direzione voluta.
Un progresso tecnologico di un uomo senza cervello e' pericoloso per il pianeta.
sAREBBE IMPORTANTE sviluppare un Motore Camera applicato ad un impianto di riscaldamento condominiale.
Invece di scaldare direttamente con la caldaia l'acqua per farla circolare nell'impianto, si scalderebbe aria.
L'aria calda prenderebbe pressione e riuscirebbe ad entrare tramite un valvolino nel serbatoio dell'acqua.
Per il principio di Archimede l'aria svilupperebbe un grande forza verso l'alto facendo girare la turbina producendo energia elettrica.
L'aria calda scalderebbe anche l'acqua contenuta nel serbatoio che quindi comincerebbe naturalmente a circolare nell'impianto di riscaldamento.
L'acqua fredda tornerebbe verso il basso nel serbatoio dell'acqua.
Il costo del riscaldamento sarebbe quindi nullo. L'aria potrebbe essere scaldata con una piastra elettrica, con della BIOMASSA con un fornello ad idrogeno o anche con biometano.
Tanta energia elettrica si consumerebbe per scaldare la casa e tanta se ne produrrebbe con il Motore Camera.
Con impianti di riscaldamento free energy di questo genere si raddoppierebbe la produzione italiana di energia elettrica senza consumare un solo joule di energia in più, ed il riscaldamento sarebbe gratis.
Invece purtroppo la globalizzazione ci impone delle cose che rendono a pochi. Questa è lla verità. Non serve a nulla costruire una centrale a biomasse, se poi non si capisce l'effetto intrinseco della questione che, valutata nella sua intterezza deve fare riflettere. Credo comunque che questo non sia il caso della discussione sulla centrale di Pieve sui Grillini che si sono dati da fare e su coloro che veramente credono nel progetto
Un triplo saluto
Per evitare la catastrofe è assolutamente indispensabile dimostrare che le cose possone essere fatte bene. E’ evidente che ci vuole un certo livello di cultura. Ingegneri, professori e medici sanno benissimo come stanno le compinende.
E’ possibile calcolare la potenza di una macchina, di un carro, di una centrale a biomasse e di qualunque altro mezzo che adopera del combustibile.
Fate però attenzione perché per la famosa legge nulla si crea e nulla si distrugge. Pertanto bisogna anche calcolare il peso del fumo, delle foglie e di qualunque cosa. Bisogna poi applicare la formula esatta e precisa per capire come risolvere ogni difficile situazione. Non è poi vero che un motore rende solo il 10 o il 20 per cento. Possiamo anche dire 2 per cento, ma bisogna essere fessi allora.
La soluzione per evitare la distruzione del pianeta si trova allora con le energie rinnovabili. Non bisogna inquinare, non bisogna emettere fumo, non bisogna produrre anidride carbonica. I nemici dell’umanità hanno altri interessi e non si capisce dove ci vogliono portare. Troppi conti offuscano le menti e quindi vi consiglio di essere coerenti con i conti per non finire ad essere come quelli che sono dall'altra parte.
A proposito di centrali a biomasse:
Saso, consigliere regionale di Alleanza Nazionale, ha detto che l'impianto di Pieve e di Ventimiglia sono imparagonabili. Dice Saso che va bene quello di Ventimiglia ma non quello che Pieve di Teco.
Siccome quello di Ventimiglia è ancora più potente di quello di Pieve devo dire:
Il consigliere Saso vada a vedersi le autorizzazioni rilasciate dall'Assessorato all'ambiente della Provincia di Imperia, e le legga bene, perchè, ammesso che conosca la situazione le sue affermazioni o sono da incompetente o da chi è in malafede.
Non vale neppure la pena di perdere tempo ad indagare per sapere la verità perchè entrambe non fanno certamente onore.
@@@ E' vero che stai organizzando una manifestazione nazionale di tutte le comunità montane per poter vendere cippato di foglie a cartiere e inceneritori?---
No. Non mi occupo di organizzazioni, di potere, gestione di insiemi umani, io offro la mia opinione e la mia buona volontà nel risolvere i problemi.
Io sono il classico tipo del "chi mi ama mi segua", mi amano in tanti, ve lo assicuro.
Non partecipo alle manifestazioni, però se senza spostarsi, in tutte le valli, ciascuno prendesse la palla al balzo, e tutti insieme si organizzasse un colpo di mano, e già quest'anno facessimo friggere foglie, alberi morti, aghi di pino, piante infestate da rampicanti, non so gli altri, ma con la carica che ho addosso, prima di Marzo io faccio 100 mila euro.
Sono venuto a vivere in montagna per questo motivo, per diventare ricco.
Se le istituzioni preposte non si muovono bisogna farle muovere, questo è fuori di dubbio. Io anche oggi sono povero e invece avrei potuto mandar via qualche camion di foglie e guadagnare almeno 500-1000 €uro.
Foglie, rametti, canne, alberi morti, lasciati marcire naturalmente, si ossidano lentamente con un processo simile a quello che avviene bruciandole nella stufa o in una centrale a biomassa.
Lasciandole decomporre, le foglie emettono comunque gas serra e quindi tanto vale la pena raccoglierle e bruciarle in una Serp,entina a biomassa, sono gratis!
@@@Se applicassi alla caldaia a metano o dell'acqua calda del mio condominio una turbina per produrre energia elettrica quanti kwh potrei produrre?---
Dipende dalla potenza della tua caldaia. Io in questo momento ho una stufa a legna ecologica piccolina da circa 5-7 kwh.
Tenendola accesa circa 8 ore al giorno, potrei sfruttare il calore non solo per scaldare l'appartamento, ma anche per produrre energia elettrica.
Butto via circa 300€ al mese di energia elettrica che potrei facilmente produrre con una Ser--pentina a Biomassa.
Su grandi impianti consiglio il Motore Camera, però è la stessa cosa, è il concetto che conta, la tua caldaia a metano può scaldare gli appartamenti, produrre acqua calda, rigenerare acqua, e produrre energia elettrica.
Se la tua caldaia fosse da 30 kwh, sarebbero circa 2000 € al mese che buttate via regalandoli ai nemici dell'umanità.
Complessivamente in Italia applicando una turbina alle caldaie si raddoppierebbe la produzione di energia elettrica senza consumare un solo kg di metano in più.
Se mi lasciassero produrre a mio nome in serie questo prodotto penso che ne potrei distribuire oltre 200 milioni, però purtroppo vivo in povertà perchè si tratta di un complotto globale e te lo devi autocostruire.
Io di più non posso fare, ti sto regalando la felicità a costo della mia vita.
100-milioni-di-tonnellate.blogspot.com/
Cari amici dopo tanti sacrifici il Comitato per il No alla Centrale di PIeve di Teco ha raggiunto un primo importante obiettivo.
Il Consiglio Regionale in data 26 febbraio us ha votato all' UNANIMITA' un mozione che sposa in pieno i dubbi fino qui esposti dal Comitato e dai cittadini pievesi e rimanda tutta la pratica alla Commissione Ambiente. Evidentemente le varie difformità denunciate non sono così tanto campate per aria.Un saluto
Ne sono felice, congratulazioni.
E' ora che i politici prendano coscienza che qualcuno li controlla e li fa rigare dritti. Nessuna scelta con ricadute sui cittadini e sull'ambiente dovrà essere presa unilateralmente dando per scontato che il popolo è bue.
Che la Provincia ad un anno di distanza dal rilascio dell'autorizzazione a costruire la centrale a biomnasse di Pieve ne discuta in consiglio provinciale appare ridicolo. Il problema è che essere governati in questo modo è veramente una tragedia. I risultati si vedono ovunque, non solo sul tema biomasse. Che cosa avete fatto in tutto questo tempo? A quando la discussione sulle autorizzazioni rilasciate per costruire la centrale di Ventimiglia? Forse nel 2008/2009?
Bravo Saso che ti sei interessato della centrale di Pieve. A quando l’interesse per quella di Bevera.
Voi politicanti siete veramente curiosi: prima, senza colpo ferire, date le autorizzazioni. Poi vi fate una bella dormita di un anno e passa ed al risveglio fate interrogazioni, mozioni, lettere ecc ecc. Diteci la verità !!!!!!
Caro ligassoi Ora Alessandri è il nuovo Sindaco e lo è perchè di fatto si è trattato di un referendum sulla centrale a biomasse. Ora SICURAMENTE LA CENTRALE NON SI FARà. qUESTO è STATO DETTO E STRADETTO IN TUTTA LA CAMPAGNA ELETTORALE. Finalmente potremo dimostrare che sono i cittaDINI AD AVERE VINTO.
Alessandri fatti sentire????????
La centrale di Pieve di Teco?
Tutta una montatura?
Brucia rumenta?
Come mai tutti tacciono?
Il nuovo sindaco di Pieve che cosa fa?
La strada maestra è quella del 2007, ove il Consiglio Comunale doveva votare la revoca delle consessioni. Invece no, hanno fatto cadere l'Amministrazione. Ora bisogna agire, invece pare che nussuno abbia ancora preso delle posizioni.
Bisogna scegliere il male minore. Bisogna garantire che non ci saranno danni per la popolazione. Bisogna coinvolgere tutti per delle azioni congiunte finalizzate ed appropriate. Per dimostrare l'attendibilità di ciò che si dice sarebbe opportuno organizzare delle giornate di studio presso un inceneritore, per fare toccare con mano la questione.
Con una buona politica i risultati non mancheranno.
Ho letto una miriade di commenti contro la centrale di Pieve di Teco e di Ventimiglia dai contenuti più strabilianti e senzam senso. Si paventano pericoli di ogni genere. Io non intendo fare commenti ma, prima di scrivere e parlare bisognerebbe documentarsi in modo corretto. Chiedete dove questi impianti già sono in funzione, chiedetelo ai cittadini, non ai politici. Vi assicuro che vi darete la risposta da soli.
Tutto tace, e la centrale a biomasse, che fine ha fatto? Erano in tanti, giovani e forti, non sono mica morti??!!
Sindaco di Pieveeeeee!!!!!
Alessandriiii!!!!!
Comitato del noooo!!!!!!
Scusate, ma allora era vero quello che dicevano i vostri avversari! Era vero quello che dicevano gli Ingegneri, i tecnici i dottori!!!
A Ventimiglia come vanno le cose??
Forse meglio??
Un caro saluto dal Piemonte.
un saluto a Gimmi a Pigher a Ligassoi e ad anonimo. Come mai non si parla più della centrale di Pieve????? E' Vero che non si fa più????? Diteci qualcosa. Date degli aggiornamenti....
Grazie
Contro l centrale a biomasse di Pieve se ne sono dette di tutti i colori.
Qualcuno forse è in grado di spiegare il perchè di tanto accanimento contro???
Quali sono i veri motivi??
Per favore non parlate di inquinamento, di potenza aumentata o di rifiuti da bruciare perchè queste sono solo scuse,oramai lo si è capito.
Ieri, 29 agosto 2008, la Regione Liguria ha revocato il contributo alla società SAEVA per la costruzione della centrale a Biomasse da 12,9 megawatt. Il contributo, di circa tre milioni di euro, ammontava al 50% del costo previsto (in realtà, sui costi previsti alla conclusione dell' iter progettuale, tale cifra corrispondeva a circa il 30%). Si tratta di un passo molto importante che potrebbe vanificare sostanzialmente la convenienza dell'intervento.
Grazie a tale revoca, la Comunità Montana Alta Valle Arroscia (CMAVA), può, in modo del tutto regolare, annullare l' intero progetto. Lo farà?
Ai posteri l'ardua sentenza
Vedo che Pigher dice alla Comunità Montana quello che dovrebbe fare nei confronti della SEAVA.
Sento a questo punto il bisogno di dire pubblicamente ai vari amministratori della Comunità Montana e del Comune di esseree molto, ripeto molto prudenti prima di mettere delle firme.
Perchè se alla fine risultasse vero che la ditta costruttrice ha tutte le autorizzazioni in regola e se non ci sono truffe,(sarà la magistratura a stabilirlo) qualcuno prima o poi sarà sicuramnte condannato a risarcire i danni.
Per fare propaganda si può dire di tutto, o quasi.
Per i giudici "carta canta" e le insinuazioni i processi alle intenzioni ed i sentito dire non contano a nulla.
Un saluto
Caro anonimo, il pigher e' un mio compagno di merende, ma non sono io. Lo hai confuso forse con me?
Sono d'accordo con te sulle carte che cantano. L'unico modo per venirne fuori e' recuperare tutte le carte che hanno da dire qualcosa, darle a un guidice e lasciarlo emettere la sentenza in santa pace, senza influenze e pressioni indebite.
Ciao
wow che onore essere scambiato per te Gimmi!!
se hai bisogno testimonio a tuo favore!
Saluto i miei compagni di merende pigher e gimmi. Leggendo i commenti di questo post mi sono perso tra gli "anonimi", quanti sono? Chi sono? ...e che diamine, capisco che qualcuno voglia tutelare la propria riservatezza ma almeno un piccolo sforzo per inventare un nome di fantasia!
Se c'è da fare rissa ditelo! :D
Ora il Ministro Scajola ha detto si alla centrale a Pieve.
Il sindaco Alessandri si è accodato.
Ed l comitato del no? che fa?
Sento un silenzio assordante.
Vorrei anche sapere se il Sindaco Alessandri ha revocato le autorizzazioni.
L'anno scorso sono astati fatti consigli comunali, consigli della comunità montana, assemblee ecc.ecc.
Ora in comune ci sono buona parte del comitato del no ed è paradossale che proprio ora tale centrale si costruisca.
Ma dove siete??????
per l'ultimo anonimo in particolare, ma anche per tutti gli altri che passano da qua: il sottoscritto non abita a Pieve e neppure a breve distanza dalla statale 28. Il sottoscritto non e' a contatto diretto con nessun abitante di Pieve, ne' pro, ne' contro la centrale.
Detto questo, si, anche il sottoscritto ha letto su Sanremonews che Scajola ha confermato di essere favorevole ed una centrale come era stata prospettata all'inizio. Affermazioni condivise pienamente dal Sindaco di Pieve di Teco, Alessandro Alessandri. e mi sono stupito per due cose: la prima, come te, che il sindaco sia a favore senza bisogno di fare precisazioni, la seconda che il Ministro abbia ammesso implicitamente che la centrale fosse nata diversamente e che si sta/stava costruendo in maniera difforme dal progetto iniziale. Tutto questo con una naturalezza che trovo sconcertante.
Ne deduco che o l'articolo e' una sintesi troppo approssimativa, oppure ci sono troppe cose date per ovvie che ovvie non sono.
Forse anche perche' sollecitati dall' anonimo commentatore, i nostri amici del comitato contro la centrale a biomasse di Pieve hanno appena rilasciato questo comunicato.
Da leggere prima che, come al solito, sanremonews faccia sparire le notizie "vecchie".
Ho un amico a Pieve di Teco che mi ha detto che la musica sulla centrale biomasse si comincia a capire. Con il Sindaco che deve far finta di volerla fermare, inventandosi progetti che non sono mai esistiti, chiedendo alla Provincia delle cose impossibili, chiedendo alla Comunità Montana di rescindere il contratto ecc. ecc.
Ma non era il Comune, ovvero il Sindaco, quello che doveva fermare i lavori?
Lettera aperta ai Conta-musse del NO ALLA CENTRALE:
L'anno scorso lanciai 100 Milioni di Tonnellate, la prima campagna mondiale per l'utilizzo di biomassa secca invece di tagliare gli alberi.
A distanza di oltre un anno l'unica obiezione accettabile continua ad essere quella che conviene coltivare gli alberi da adibire all'uso di cellulosa, pellet, bioetanolo e di non perdere tempo a raccogliere foglie e potare le piante perchè ha poca resa.
Il discorso è complesso, se davvero non fosse necessario utilizzare anche le foglie e le potature allora significherebbe che non servirebbe neanche riciclare la carta e che non esisterebbe il problema della deforestazione nel mondo.
Forse se sulla Terra fossimo in 2 miliardi potrebbe bastare la coltivazione di qualche pioppo e di qualche abete e si potrebbe soddisfare il fabbisogno di tutti.
Però siamo in 7 miliardi e ci sono centinaia di milioni di disoccupati.
Io oggi se avessi passato il pomeriggio a raccogliere foglie in qualche bosco adibito a riserva estrattiva sicuramente avrei guadagnato bene.
Ci sono boschi in cui conviene far crescere le piante per 70 anni anche 100 in modo che prendano consistenza e poi quando le si tagli possano essere utilizzate per costruire mobili di valore.
In boschi di una certa dimensione diverrebbe quindi conveniente anche raccogliere le foglie.
In tante culture di piante da frutta ormai si usano anche i noccioli delle pesche, delle olive, le potature e le foglie, e lo stesso potrebbe essere fatto nei boschi
Sicuramente le foreste anno dopo anno diminuiscono la loro estensione, sicuramente anno dopo anno aumenta l'effetto serra, sicuramente anno dopo anno aumenta la popolazione terrestre.
I tronchi delle piante poi sono fatti di carbonio ottenuto dall'anidride carbonica presente nell'atmosfera, quindi non c'è dubbio che lasciando ingrandire i tronchi si accumuli al loro interno anidride carbonica riducendo l'effetto serra.
Inoltre le foglie, i rametti morti, le pigne e gli alberi morti lasciati marcire nei boschi si decompongono liberando appunto anidride carbonica, invece raccogliendole verrebbero trasformate in cellulosa e non rilascerebbero i gas serra.
Secondo me la deforestazione è una prova del complotto mondiale finalizzato alla distruzione del mondo.
Certo la prova più evidente in questo caso è la sovrappopolazione, se appunto fossimo in due miliardi non ci sarebbero tutti questi problemi.
Però se siamo in 7 miliardi e vengono lasciate marcire le foglie mentre continuano ad essere abbattuti gli alberi i conti non tornano.
Poi non sto mettendo nel conto miliardi di tonnellate di biomassa prodotte da parchi e giardini che vengono buttate via quando potrebbero essere raccolte e convertite in cellulosa.
Inoltre se la povertà è un problema enorme e si potrebbe dare lavoro a centinaia di milioni di persone nei boschi a raccogliere foglie e a potare piante, ed invece vengono boicottate le riserve estrattive e le cooperative di produzione, secondo me allora diventa evidente.
Si vuole distruggere il mondo, si vuole impoverire la gente impedendole di guadagnarsi un reddito, si vuole creare catastrofi ambientali, si vuole generare scontri, si vuole far aumentare la popolazione mondiale in modo che sorgano problematiche a grappolo.
"Interrompiamo le trasmissioni per dare la notizia che da oggi è vietato tagliare alberi per un periodo di 20 anni. Sarà consentito solo potare le piante e raccogliere le foglie. Create a livello mondiale 10 mila nuove riserve estrattive per dare lavoro a 100 milioni di persone. Scatta anche il divieto di fare figli per 10 anni."
Fatevi un giro nella Valle Arroscia. Parlate con la popolazione. Chiedete della nuova Amministrazione Comunale di Pieve, delle scelte che ha fatto, sia per quanto riguarda le biomasse sia per il resto.
Vi diranno che sono dei politici di alto livello, che hanno la vista lunga, che fanno il bene della Valle e di Pieve.
In un negozio di Pieve a me hanno detto che per le biomasse il comune rischia denunce e risarcimenti danni.
Mi hanno anche riferito che il Sindaco non ha voluto aderire alla Comunità Montana, così tutti gli altri Sindaci sono incavolati perchè sono finiti con quelli della Valle Impero.
Io non mi stupisco più di nulla!!!
A Pieve di Teco hanno fatto una propaganda spietata contro un impianto a biomasse per produrre energia elettrica e riscaldamento ai Pievesi. Prima o poi i Pievesi si accorgeranno di essere stati presi per i fondelli perchè ho avuto modo di conoscere la situazione in diverse località del Trentino e del Veneto ove impianti simili sono la fortuna del luogo. La popolazione non si lamenta affatto.
Purtroppo la politica sta rovinando tutto. Povera Italia!!!
Aprite gli occhi!.......
2 cose:
1) la comunità Montana alta valle arroscia si sarebbe fusa ugualmente con quella dell'ulivo perchè così era previsto dalla legge regionale;
2) riscaldare i pievesi? peccato che nel la rete di teleriscaldamento non era....tenetevi forte....previstaaaaaaa
Bravo anonimo| Che mcosa ha fatto Pieve per difendere la Comunità Montana ?
Il teleriscaldamento non c'è ? NON SAI QUELLO CHE DICI.
Piuttosto chiedi ai pievesi che cosa ne pensano! Non sforzarti a raccontare palle, perchè la verità come sempre viene a galla.
Auguri!!!!
BRAVO, SONO D'ACCORDO.
pRIMA O POI LA GENTE SI RENDERA' CONTO DI TUTTE LE PALLE RACCONTATE.
I nuovi amministratori del Comune di Pieve porteranno la responsabilità di avere raccontato alla gente una montagna di bugie per arrivare in Comune e poi per avere rovinato tutto.
Un abitante di Pornassio
Informativa interessante
http://www.portalecnel.it/PORTALE%5CrassegnaStampaweb.nsf/0/C1256B96004BD704C1257571002C436D/$FILE/090-KZAU1.pdf
Uffa quanti anonimi, non ci si capisce più niente....
Vi costa tanto inventarvi uno pseudonimo, così distinguiamo tra un anonimo e l'altro?
Vabbè, caro anonimo cha ci hai segnalato questo link: L'articolo parte da un ragionamento magari corretto, ma mette in un unico calderone di tutto: dall'eolico alle biomasse.
Credo che si debba approfondire bene su un caso specifico e non fare ragionamenti ampi ma poco profondi.
Ci si siede ad un tavolo e si progetta bene, con la partecipazione della popolazione locale, in modo che poi ci sia il consenso totale della gente che poi in casa si deve tenere certe cose.
Finchè si progetta a vanvera solo per spendere fondi a disposizione ci saranno sempre comitati.
E quando non ci saranno più i comitati a protestare sarà la fine della democrazia: tutti zitti ad accettare bovinamente decisioni che piovono dall'alto.
Ci si siede tutti attorno a un tavolo e poi magari saltano fuori le magagne:
Dal punto di vista forestale, il tecnico Massimo Paoletta non ha chiarito i veri punti interrogativi della gente, inondandoci in cambio, tattica di chi ha pochi argomenti, di dettagli tecnici. Tra i punti rimasti irrisolti in mezzo alle espressioni interdette del pubblico figurano quella dell’incognita della quantità di legname, secondo la popolazione, difficile da reperire, quella del costo dello stesso e quello della potenza della centrale.
Il tecnico, dopo avere affermato che i boschi liguri stanno morendo per mancanza di manutenzione, senza passare in rassegna altre ipotesi come ad esempio la mancanza di pioggia, ha avanzato delle cifre per dire che di legname ce n’è a sufficienza. Il problema è che della superficie di 4608 ettari della Comunità, gran parte appartiene a privati e di questi privati ve n’erano in sala, e che nessuno di loro è disposto a vendere il legname ai preventivati 3,10 euro al quintale (invece dei 10/12 euro a quintale prezzo di mercato). Cifra irrisoriamente bassa. Se poi si aggiunge il fatto che il reperimento del combustibile sarà affidato a una società formata per il 51 per cento al Comune e per il 49 per cento dalla stessa società della centrale, sorge di nuovo il sospetto del sovvenzionamento occulto: se il prezzo del legname proposto è troppo basso, chi metterà la differenza? La collettività? A meno che la soluzione proposta non sia impraticabile apposta, per dovere poi scegliere un’altra soluzione…
oppure
Poi vi è anche il problema, nodale, dell’acqua. Il torrente Arroscia è sempre più secco e non si capisce né come né perché si dovrebbero sequestrare 15 litri al secondo del suo prezioso oro blu ad uso privato-remunerativo della centrale inquinante sovvenzionata dal nostro denaro pubblico.
oppure ancora
Poi avanza l’esempio di Sellero, la gemella di Pieve di Teco, dove la centrale oramai non è più completamente a biomassa e compera gasolio, metano e biomasse, compresa la legna dall’estero. Vi è in corso una polemica sulla richiesta di cambiare combustibile.
No cari anonimi, se avete argomenti a favore della centrale a biomasse sono contento, ma devono essere precisi e circostanziati, non articoletti da una pagina oppure frasi tipo "si dice che" "mi hanno detto che"...
Poi, ammesso che la centrale sia utile, chi controlla il suo corretto funzionamento? Deve essere ben chiaro anche questo: io voglio fidarmi, non voglio vivere con una cosa del genere senza avere fiducia piena nel suo corretto funzionamento!!! Invece stiamo ancora a litigare su come è fatta la centrale e su cosa è adatta a bruciare oppure no.
Anche Pieve nell'elenco.
Link:
http://www.agienergia.it/documenti/11%20rassegna%2011-17%20marzo.pdf
Caro Gimmi La invito a leggere il Link che mi precede. Articolo inchiesta di PANORAMA: 18 mila megawatt sotto scacco.
Caro Anonimo, leggero' senz'altro l'articolo che mi suggerisce, ma (questo vale per lei e per tutti gli altri anonimi) rispondero' soltanto se lei si qualifichera' con un nome, anche di fantasia.
Si qualifichi pure come MisterX, ma ho bisogno di sapere a chi mi rivolgo.
Grazie
Un'altra cosa: non sono di Pieve, non abito lungo la statale 28 o in Valle Arroscia, non conosco le persone che si erano battute contro la centrale. Quindi se volete parlare con "qualcuno del comitato" allora avete sbagliato luogo. Se invece vi va di parlare della cosa indipendentemente da questo, allora ok.
L'articolo che Lei segnala inizia in questo modo: Le centrali a biomasse sono tra gli impianti più innocui della Terra. Per produrre elettricità bruciano pezzi di alberi a crescita rapida come pioppi e scarti di potature: tutta roba pulita e rinnovabile. Per i contadini sarebbero un affare, perché trasformano in guadagno il costo dello smaltimento dei residui.
Bene, tutto questo non non mi risulta applicabile alla centrale a biomasse di Pieve di Teco in quanto:
* La centrale di Pieve non mi risulta "innocua", dato che A seguito di “rocambolesche” vicende, l’impianto è stato autorizzato in via definitiva nel 2007 dalla Provincia di Imperia ma con caratteristiche completamente diverse rispetto al progetto iniziale, tant’è che la potenza termica superiore è stata portata a 12.9 MW e si prevede inoltre l’utilizzo di CDR, il tutto approvato senza V.I.A. né V.I. [1]
* I privati non mi pare che ci guadagnino molto, dal momento che è stato richiesto alla Comunità Montana di fornire dettagliate ed esaustive informazioni su: 1) il problema dell’approvvigionamento di biomasse, 2) le condizioni per la realizzazione del teleriscaldamento, 3) chiarimenti sui benefici per l’utenza finale. In assenza di risposte complete e convincenti entro 60 giorni lo screeening verrà definitivamente annullato, con la conseguenza che la stessa autorizzazione alla realizzazione della Centrale diventerà automaticamente nulla. [2]
L'articolo di Panorama "dimentica" di cercare il motivo per cui le gante è contraria a queste cose tanto "innocue": le balle dei politici conniventi con gli imprenditori privi di scrupoli.
Per fortuna a Pieve se ne sono accorti che stavano mettendo in casa loro un inceneritore travestito da stufa a legna.
Certo che se tutti, come Lei, caro Anonimo, diamo retta alle superficiali inchieste come questa di Panorama, la prossima volta la prenderemo in quel posto in un lampo.
Cordiali saluti
Circa la tanto discussa centrale a biomasse credo che i normali cittadini una idea di come stanno le cose se la siano fatta. Leggendo Panorama e tanti altri giornali. Dopo il blocco dei lavori non so se la ditta intende riprendere la costruzione o che cosa fare. Ma se qualcuno è ancora convinto che a Pieve facevano un inceneritore, è un suo problema, non certo di coloro che conoscono i fatti ed i progetti. Chiedete ai Sindaci della Valle Arroscia ed ai tecnici del settore. Io mi sono informato e documentato. Vi assicuro che, esclusi i Pievesi, tutti interessati a fare polemiche, gli altri la pensano allo stesso modo e cioè: è stato progettato ed avviato alla costruzione un impianto che brucia rigorosamente solo legna(lo dice il progetto e lo dicono tutte le autorizzazioni). Che alimenta un teleriscaldamento a prezzo molto ridotto rispetto al gasolio ed al metano (sta scritto nel contratto meno 40%). Che porta un utile diretto in termini economici alla Comunità Montana (sta scritto nel contratto). Che utilizza i tanti boschi della Valle e che come dice Panorama proprio non inquina.
Ma si sa, non c'è più sordo di chi non vuol sentire...
Al sindaco Delfino, fatto cadere nel ad un mese dalle elezioni, ho personalmente detto di "non prendersela", perchè le bugie hanno le gambe corte. Ora direi cortissime.
Coloro che hanno avversato e avversano questo impianto ora sannno (e possono documentarsi) che aversano un impianto che brucia legna e che assolutamente non inquina. In democrazia è perfettamente legittimo farlo !
Un lettore di Pornassio
scusi, signor lettore di Pornassio,
Innanzitutto le ribadisco per la terza volta che almeno uno straccio di pseudonimo avrebbe potuto sceglierselo (poi si dice che non c'e' peggior sordo di chi non vuol sentire).
Successivamente le chiederei di voler gentilmente condividere con gli altri lettori le sue fonti di informazione, dato che se vuole avere la speranza di convincere qualcuno, probabilmente, questo qualcuno non si accontentera' delle assicurazioni di un non meglio precisato lettore di Pornassio che afferma di aver parlato con alcuni amministratori e alcuni tecnici.
A fronte delle sue rassicurazioni non documentate e non verificabili circa la vantaggiosita' economica ed ambientale, io le ricordo che la Regione Liguria ha ritirato il suo finanziamento all'opera (ha mai letto le motivazioni?).
Legga magari le obiezioni sollevate dal WWF, o almeno faccia caso che da un progetto iniziale in cui si
prevedeva la costruzione di una centrale a biomasse di origine agro-forestale di potenza pari a 5 MWsi passa ad un
progetto esecutivo dell’opera che prevedeva:
a) un aumento di potenza termica ed elettrica dell’impianto sino oltre 12.9 MW di potenza termica
b) una riduzione dell’utenza termica a circa 85 utenti.
c) l’introduzione di una caldaia supplementare a gasolio
d) l’installazione di una tipologia di caldaia che consentiva oltre che la combustione delle biomasse agro forestali, anche la combustione di biomasse diverse da quelle vegetali ed in particolare l’impiego di combustibile da rifiuti (CDR) e di altri rifiuti ex DM 05.02.1998
e) l’assenza di uno specifico piano di approvvigionamento delle biomasse.
Esattamente il contrario di quanto lei, anonimo di Pornassio, va affermando: assenza di piano di approvvigionamento di biomasse, possibilita' di bruciare rumenta, caldaia a gasolio.
Il teleriscaldamento, poi, viene ridotto al minimo, 85 utenze, molto meno del progetto iniziale.
Sarei felice se lei dimostrasse, producendo documenti, che la centrale a biomasse di Pieve era solo poco piu' che una innocua stufa a legna.
Se ci riesce, giri i documenti in Regione, dove adesso sono convinti del contrario.
Al lettore che crede di sapere tutto (io credo che gli faccia comodo)dovrebbe spiegare dove ha preso tutte le sue verità. Io mi rifesrisco ai documenti, agli atti, alle atorizzazioni ed ai contratti.
E poi non è credibile che qualcuno abbia imbrogliato tutti gli amministratori dei Comuni della Valle Arroscia, di Pieve e della Comunità Montana. Provincia e Regione che hanno autorizzato, dove li mettiamo?
I casi sono due: o lei è interessato a raccontarla come la racconta o non ha capito proprio nulla.
Giornali, Tv, Enti pubblici parlano di energia che si può ricavare da biomassa forestale, con benefici per l'ambiente,come già avviene in tantissimi comuni dell'Austria, della Germania ecc.
Tutti fessi sono ????
Per favore, non commentate come "anonimi", perlomeno inventatevi uno pseudonimo. Questo perché penso che sarebbe il caso di distinguervi tra una persona e l'altra.
Ormai i commenti a questo post sono 72, 30 di questi sono firmati "Anonimo", ma di sicuro non si tratta della stessa persona.
Cari anonimi, come possimo fare a distinguervi?
Grazie
Il Presidente della Comunità Montana della Valle Arroscia ha presentato un ricorso contro il Comune di Pieve di Teco in quanto, a suo dire, non può rimanere indifferente alle moltissime menzogne raccontate sulla centrale a biomasse. Pensiamo che il Sindaco Alessandri dovrebbe dire qualcosa al riguardo.
Ma allora la verità dov’è ??
La spazzattura che si doveva bruciare che fine ha fatto ??
Che cosa è cambiato, visto che la nuova amministrazione di Pieve è stata eletta da oltre un anno ?
Dunque.........non so nemmno io da dove cominciare....
Noi eravamo i fessi, gli sprovveduti, coloro che non sapevano leggere, che intrepretavano, che volevano far cadere le amministrazioni, che urlavano, che fomentavano, che deliravano, che si dovevano documentare, che si dovevano informare, che non sapevano leggere, che erano strumentalizzati, che erano strumento nelle mani di qualcuno, ALESSANDRI ERA UN FANTOCCIO E BLA BLA BLA.....
DI PASQUA...FERRARI....GABRIELLI ERANO STUPIDI OPPOSITORI E BLA BLA BLA.....BELMONTI..LENGUEGLIA....
TANGORRA...... VOLTAGABBANA...IRRESPONSABILI E BLA BLA BLA....IL COMITATO BANDA DI NO GLOBAL E BLA BLA BLA....noi quelli che raccontavamo falsità ai cittadini procurando nocumento a TUUUUTTTA LA VALLE ARROSCIA....
E BLA BLA BLA...
E adesso? Ma guarda un pò sti fessi della Giunta Regionale hanno sospesso lo screening ambientale perchè....perchè...quisquiglie...ehmmm mancano i boschi....non c'è la rete di teleriscaldamento....potenza anomala....società pubblica..nel cesso...non ci sono utenti (e poi utenti di cosa se non c'è la rete...bhà son strani questi della REGIONE...si sa COMUNISTI.....
E poi?? Questa DIRIGENTE DEL DIPARTIMENTO AMBIENTE cosa si inventa? UNA REVOCA DEFINITIVA??? PERCHE' A PRECISA RICHIESTA SULLE MANCHEVOLEZZE, LA COMUNITA' MONTANA NON HA SAPUTO RISPONDERE??? BHA'.....sarà COMUNISTA ANCH'ESSA....
E ORA? LA PROVINCIA COSA FA'? REVOCA L'AUTORIZZAZIONE E DIFFIDA AL RIPRISTINIO DEI LUOGHI?? MA SONO PAZZI?? BHE'..D'ALTRA PARTE....SON FASCISTI...
E ADESSO?? COME CI SCALDEREMO NOI PIEVESI??? COME FAREMO A VIVERE ANCORA DENTRO QUESTO INQUINAMENTO?? A RESPIRARE L'ARIA INFETTA DELLE NOSTRE STUFE?? CHI CI PENSA ADESSO A NOI?? AI NOSTRI FIGLI???
ORA CHE NON ABBIAMO NEPPURE PIUì UNA COMUNITA' MONTANA CHE CI TUTELA...
Ma noi siamo tenaci!! E resisteremo fino alle prossime elezioni....RESISTERE..RESISTERE...RESISTERE.......
All'anonimo che ha "personalmente detto DELFINO di non preoccuparsi...che le bugie hanno le gambe corte...anzi cortissime"..cosa dire....AVRANNO LE GAMBE CORTISSIME MA.....BELIN SE CAMMINANO....
Abito in Valle Arroscia e mi sono imbattuto proprio oggi in tutta questa serie infinita di opinioni sulla centrale di Pieve. Opinioni di contrari e di favorevoli.
Premetto che io non sono nè a favore nè contro.
Ma che in Valle Arroscia manchi la legna???? Non mi sembra.
In tutte le salse si è detto che è un impianto di "cogenerazione". Che cosa cogenera se è senza teleriscaldamento?
In moltissimi luoghi ci sono di questi impianti, proprio nel centro abitato, di quelli più grandi e di quelli più piccoli, con soddisfazione della popolazione.
Considerato che per la mia formazione professionale conosco questi impianti, dire che una centrale di 10 o 12 Mw è enorme significa parlare senza sapere.
A Pieve si dovevano produrre 5 Mw per il teleriscaldamento e 2 o 3 Mw elettrici.
Se è così....fatemi il piacere... non dite più stupidaggini. Dimenticavo...come hanno fatto Regione e Provincia prima ad autorizzare ed ora, a distanza di anni, a lavori in parte fatti, a revocare le autorizzazioni?
Questo mi piacerebbe saperlo!
Mettiamo pure che in Comunità Montana ed in Comune siano stati degli sprovveduti ma chi ha autorizzato doveva avere le competenze, non ha scusanti.
Perchè, progetto giusto o sbagliato che sia, qualcuno sarà chiamato a risarcire i danni, come minimo con cifre a sei zeri.
E la centrale di Ventimiglia??? Questa va bene. Ma se veramente tali impianti inquinano l'ambiente, perchè l'assessore Bellotti non è intervenuto? Non è forse l'assessore all'ambiente di tutta la Provincia ? Ma vi è' di più, quella di Ventimiglia è stata autorizzata dalla Provincia, addirittura dopo le note opposizioni a quella di Pieve.
A pensare che là producono solo elettricità, quindi con nessuna utilità per gli abitanti del luogo.
Bella tutela, da parte della Provincia, per questi cittadini?
Troppi interrogativi.
Credo sia necessario vederci chiaro, molto chiaro, perchè troppe cose non tornano.
Rispondo al commento precedente, quello che inizia con Abito in Valle Arroscia e mi sono imbattuto proprio oggi in tutta questa serie infinita di opinioni sulla centrale di Pieve.
Caro ennesimo anonimo commentatore,
Che sia assessore all'ambiente il nostrano Bellotti, piuttosto che Vandana Shiva, Camillo Benso Conte di Cavour o chiunque altro, non esime i cittadini dal tenere occhi e orecchie aperte per controllare cosa avviene sul loro territorio ed eventualmente intervenire con comitati, proteste, manifestazioni ecc....
Delegare una cosa vitale come la tutela della propria salute e del proprio territorio accettando acriticamente qualunque altrui decisione è un atteggiamento idiota e nefasto.
Premesso questo, sarebbe bello che ognuno riuscisse a documentare i fatti che afferma.
Per esempio, che in Valle Arroscia non ci sia legna sufficiente per una centrale a biomasse di un certo tipo, su dati si basa? De mesi cerco invano la fonte dell'affermazione.
Oppure la sua In moltissimi luoghi ci sono di questi impianti, proprio nel centro abitato, di quelli più grandi e di quelli più piccoli, con soddisfazione della popolazione, su che dato di fatto si basa? Potrebbe per favore citarmi un esempio?
Per quanto riguarda invece la sua sacrosanta richiesta di chiarezza, apprendo oggi da Sanremonews che i Carabinieri stanno cercando di accontentarci:
Si infittisce la vicenda dell'impianto di bio-masse che riguarda il Comune di Pieve di Teco. Infatti, stanno indagando sulla questione anche i carabinieri bresciani di Cedegolo, i quali hanno steso una relazione che è stata successivamente richiesta anche dal PM Filippo Maffeo. Si sta procedendo ad una sorta di indagine comparativa circa l'impiantistica costruita dalla stessa società anche in altre zone d'Italia e non solo.
Dall'indagine dei militari di Cedegolo, sembrerebbe che forse, l'obiettivo reale fosse un inceneritore con produzione di carburante da rifiuti. Quindi, l'impianto di riscaldamento all'avanguardia che avrebbe garantito il consumo di energia a prezzi ridotti e un basso impatto ambientale, potrebbe essere stato solo una copertura. Dalla relazione, emergerebbe che stesse per essere allestito un inceneritore di cui la maggior parte della popolazione sarebbe rimasta all'oscuro.
Sono ancora l'anonimo.
Io non credo assolutamente che ai Sindaci ed agli amministratori della Valle sia saltato in mente di fare un inceneritore.
Ma poi i tecnici della Regione e della Provincia che hanno esaminato il progetto e dato le autorizzazioni dormivano ? Parliamo di tecnici che hanno esaminatoil progetto, non di politi.
Non è pensabile che qualcuno abbia imbrogliato tugtti, altrimenti, ditemi che è, perchè è un genio.
Ecco perchè continuo a non capire.
In quanto all'assessore provinciale non ha importanza come si chiama, ma ha molta importanza come si è comportato e come si comporta. Prima autorizza, poi protesta.
Non è normale.
La telenovela continua.
Dunque mi conferma che ben fanno i cittadini a tenere gli occhi aperti e a protestare vivamente non appena vedono il loro territorio preso di mira dagli sciacalli?
Mi chiedo poi perché non appena un allenatore di una squadra di calcio perde tre partite di fila questo viene sostituito, mentre se qualche tecnico o qualche politico commette errori così grossolani nessuno lo manda a casa.
Lei ha una risposta?
Cordiali saluti
Premesso che sulla vicenda delle biomasse di Pieve ci sono delle inchieste della magistratura in corso e che un gruppo di contrari a questo impianto, a partire da due anni a questa parte, sui giornali, con volantini e manifesti, durante le assemblee hanno rivolto gravissime accuse alla Comunità Montana, a Brunengo, ai Comuni della Valle, agli Amministratori.
Proprio oggi mi è anche capitato tra le mani un volantino firmato dal "Comitato per il NO" del 2007, di cui voglio riportare testualemte:
E' truffa, incenerirà i rifiuti urbani, danneggerà la salute, avvelenerà gli orti, inquinerà e prosciugherà il torrente, provocherà il crollo dei prezzi degli immobili, crollo del turismo, abbandono del paese da parte degli abitanti, ecc.
In tutto questo periodo sono anche stato attento e mi sono informato su ciò che accade in giro per l'Italia. Risultato: non ho trovato un posto, dico uno, ove la popolazione si lamenti del loro impianto a biomassa che brucia legna, a partire dalla vicina Ormea, per arrivare in Veneto, Trentino, ecc.
Ma, allora, come possone essere vere queste roboanti accuse?
E'purtroppo vero, invece, che politici locali, e non solo a Pieve, se ne servono per la loro propaganda. Basta fare un giro su internet per capirlo.
Questo non è fare un buon servizio alla collettività!
Non resta a questo punto che attendere il finale delle inchieste della magistratura penale e civile: se c'è stata o non c'è stata truffa e quali sono le responsabilità degli amministratori.
Si, perchè, come diceva Arrigo Levi, LE PAROLE SONO PIETRE, e bisogna sapere cosa significa fare affermazioni di una certa gravità.
caro anonimo (a proposito ma non ti puoi attribuire un nick name??)
a parte il fatto che non mi risulta che l'assessore Bellotti abbia mai autorizzato alcunché; sulla pratica di Pieve non mi risulta ci siano sue firme.
Non so per quella di Bevera, ma per quella di Pieve non mi risulta ci siano atti politici di Giunta o di Consiglio che abbiano deliberato a favore della centrale a biomasse da quando Bellotti è diventato assessore; l'unico atto politico risale al 28 febbraio 2008 nel quale la maggioranza si era schierata "contro", nel senso di chiedere approfondimenti alla Comunità Montana.
La minoranza solo per non votare insieme alla maggioranza si astenne ma nelle dichiarazioni si schierò per il no.
Detto questo: come si disse in una seduta di consiglio regionale inerente sempre la questione biomasse di Pieve: se ci si accorge che si sta per fare una “porcata” non si vede il motivo per cui non si debba porre rimedio; in fondo sbagliare è lecito.
Andiamo sul tecnico: il punto non è se la legna c'è o non c'è; intanto che ci sia potenzialmente non vuol dire che ci sia.
Potenzialmente, caro anonimo, potresti venire a casa mia a dormire tutte le sere: un tetto lo troveresti sempre; se però chiudo la porta il tuo potenzialmente va a farsi friggere.
Idem con la legna: potenzialmente c'è (tralascio il fatto che è di difficile reperimento, e che reperirla costa un sacco e non 3,5 euro al quintale...) ma se la mia legna io non te al vendo tu la legna non ce l'hai.
Allora ti chiedo: tu compreresti una macchina sapendo i che non ci sono distributori di benzina disposti a venderti il carburante? Penso di no. A meno che non sei sicuro di fartela arrivare da altro luogo o la tua macchina va anche con altro combustibile.
Allo stesso modo io privato (perchè ricordiamoci che la società è 100% privata e l'investimento è 100% privato) prima di fare una centrale a biomassa vergine non mi assicuro di aver prima il combustibile per farla funzionare???
(continua)
II PARTE
Ricordati che i comuni hanno fatto una delibera (addirittura mi pare solo di Giunta) nella quale si impegnavano ad aderire ad un accordo di programma per la fornitura della legna.
Premesso che, tale adesione era vincolata ad una centrale la cui società di gestione era al 51% pubblica (cioè dei comuni stessi) mentre ora è 100% privata e quindi il Comune potrebbe anche non riconoscere quell'accordo di programma; ma ben più grave, quell'accordo mai e dico mai è stato sottoscritto. Ergo: nessuno ha messo a disposizione niente; anzi alcuni Comuni quei boschi li hanno già tagliati o addirittura venduti!!!!
Ancora: Tu, caro anonimo, apriresti un distributore di benzina nel deserto sapendo che tutti vanno con i cammelli? Penso di no.
Allo stesso modo io privato (perchè ricordiamoci che la società è 100% privata e l'investimento è 100% privato) prima di costruire una centrale cogenerativa per fare teleriscaldamento non mi assicuro di avere gli utenti???
Tu, caro anonimo, fai una domanda intelligente, che anche io mi sono posto: cosa cogenera se non c'è la rete di teleriscaldamento? Forse non cogenera perchè il guadagno per il privato è costituito dal produrre energia elettrica e non teleriscaldamento. E questo impianto (a differenza di quello di Bevera) è nato sulla base di una gara europea il cui vincolo era il teleriscaldamento; senza quello niente gara, niente finanziamento, niente modifica del piano regolatore per "pubblica utilita'" (unico modo per variare un piano scaduto), niente di niente. Documentati. Bevera e Pieve sono due cose assolutamente diverse.
Sono anche io convinto che nessun amministratore della Valle volesse fare un inceneritore, però se io lo fossi stato e avessi letto la relazione tecnica ed i verbali di conferenza dei servizi nei quali gli ing. della ditta affermavano che erano tecnologicamente in gradi di bruciare altro combustibile al di fuori della legna un dubbio me lo sarei fatto venire.
Tu parli di altri impianti: vatti a documentare sull'impianto di Sellero, costruito guarda caso dalla stessa ditta di Pieve: dopo 3 anni nei quali hanno bruciato legna (peraltro, pare, non locale)hanno chiesto ed ottenuto dalla Provincia di poter bruciare rifiuti non pericolosi da biomassa quali bancali,legni trattati ecc...
Questo perchè? Perchè la biomassa costa, il resto magari ti pagano per smaltirlo ed il privato.
Allo stesso modo io privato (perchè ricordiamoci che la società è 100% privata e l'investimento è 100% privato) penso, legittimante, al profitto.
Il politico no: deve pensare al territorio ed ai suoi cittadini.
Non so dove stiano le responsabilità: so soltanto che se alcuni funzionari pubblici, svincolati da alcun bisogno di consenso politico, oggi assumono determinate decisioni rischiando citazioni per danni, penso che abbiano agito in piena consapevolezza, sulla base di dati concreti ed oggettivi e non perchè un Comitato ha alzato la voce.
Scusa ma se una Giunta Regionale (all'unanimità) prima ed funzionario in seconda battuta, dopo aver chiesto (evidentemente inutili) delucidazioni al Committente mi dicono che i boschi non sono a disposizione, che la rete non è nel progetto, non è autorizzata, non è prevista nel computo metrico, che la potenza è anomala....bhé io penso che qualcosa, non so dove, non so in quale momento storico, non so da parte di chi, ma non ha funzionato a dovere.
Per te, caro anonimo, troppe cose non tornano ed è vero: se ti documentassi meglio, (senza far confusione tra Pieve e Bevera nate in modi assolutamente diversi...e ricordati io non sto contestando in linea teorica le centrali a biomasse) qualcosa in più magari tornerebbe anche a te.
I vari e ripetuti e ossessionanti BLA BLA BLA su vari blog, contro le centrali a biomasse di Barcheto, di Pieve e di Ventimiglia sono di fatto posizioni contro l'energia rinnovabile.
Siccome non penso che tutti siano in malafede vi credo sicuramente ignoranti (nel senso di ignorare) perchè è tipico di questi perseverare nell\'errore.
CHI VI HA MESSO PER LA TESTA CHE E' MEGLIO BRUCIARE GASOLIO, GAS O MATERIALE FOSSILE ?
Non fatemi chilometriche dimostrazioni tecniche su megawat kilowat potenze e MINCHIAWATT vari, sparati in giro sulla rete da improvvisati tecnici che confondono le patate con i fichi la potenza con Kwh, i litri con i Km. Come dire che dal negozio ho comprato un litro di carne ed un metro di latte.
Per fortuna non è questo il punto e quindi tutti possono capire.
Un impianto inquina o non inquina o inquina di meno. Chiedete a chiunque, non interessato, ma competente, e vi dirà che legna, sansa e comunque combustibile rinnovabile inquina di meno.
Il resto, se non è ignoranza, sono frottole, strumentalizzazioni, propaganda per meri squallidi fini (tante volte inconfessabili) che nulla hanno a che vedere con la tutela dell'ambiente e della popolazione.
L'energia pulita non è di destra, nè di sinistra.
Alla prossima vi dirò di chi sono. (forse!)
E' veramente una vergogna, e se non ne hanno il coraggio i pievesi di dirvelo ve lo diciamo da Pornassio.
A Pieve di Teco Bellotti Alessandri Strescino hanno fatto una campagna contro la centrale raccontando un mucchio di menzogne.
A Imperia Barcheto ora costruiscono una centrale e udite udite è utile per la popolazione.
Ma allora quelli della Valle Arroscia li avete presi in giro?!?!
Chi è che ha autorizzato la centrale a biomasse di Imperia?
Semplice, gli stessi che hanno fatto cadere il Comune di Pieve.
E' veramente ora di non ascoltare più nessuno, ma guardare i comportamenti, solo così possiamo giudicare chi ci amministra.
Un deluso.
Il Sindaco Alessandro Alessandri e l'assessore Alberto Bellotti di Pieve di Teco hanno ingannato gli elettori facendo credere che la centrale a biomasse avrebbe bruciato non la legna ma la rumenta. Ma udite udite! Ora il Sindaco Alessandri ha permesso una enorme discarica (tutto gratis) sotto il viadotto della Statale 28, mettendo a rischio la strada, rovinando una zona che franerà tutta nel fiume sottostante.
Bravi questi amministratori!
Speriamo che la magistratura fermi questi scempi.
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