Il "coleottero che bussa" deve il suo nome al fatto che come richiamo sessuale usa bettere il capo contro la parete delle gallerie producendo un suono simile al ticchettio di un orologio.
Lungo dai 5 ai 7 mm, dunque notevolmente superiore a quella del tarlo comune, predilige i tronchi caduti degli alberi a legno duro (solitamente quercia e salice), anche se non disdegna altri tipi di legname, soprattutto castagno, frassino e faggio o altri ancora.
Nella tradizione popolare xhosa, il suono prodotto da questo coleottero viene considerato annuncio di fortuna e pioggia. La fortuna da augurare ovviamente nei matrimoni, durante i quali si canta una canzone intitolata appunto qongqothwane.
Caratteristiche della lingua xosa sono le "consonanti click", consonanti prodotte facendo schioccare la lingua contro il palato o i denti producendo (alle orecchie poco allenate degli occidentali) dei "click".
Non a caso gli europei, che mai riusciranno a cantare qongqothwane con una pronuncia corretta, chiamano questa canzone the Click song.
Nel video che segue, la grandissima Miriam Makeba ci spiega un pochino di xosa e ci fa ascoltare la canzone. Ascoltate e poi esercitatevi.
Nguqo nguqongqothwane
Nguqo nguqongqothwane
Nguqo nguqongqothwane
Nguqo nguqongqothwane
Igqira lendlela nguqo ngqothwane
Igqira lendlela nguqo ngqothwane
Seleqabele gqi thapha nguqo ngqothwane
Selequbule gqi thapha nguqo ngqothwane
Nguqo nguqongqothwane
Nguqo nguqongqothwane
Nguqo nguqongqothwane
Nguqo nguqongqothwane
Uuh wo uuuh
Uuh wo uuuh wo
Uuh wo uuh
Uuh wo uuh
Uuh wo uuh
Uuh wo uuh wo
Nessun commento:
Posta un commento