Molini di Triora, nel bel mezzo della valle Argentina, in Liguria, ha tante ragioni che potrebbero giustificare una visita, una gita, una scampagnata o una abbuffata nelle sue rinnomate trattorie.
Il paese, oltre ad essere noto per la produzione del pane (Pane di Triora, pane [di Molini] di Triora... non me ne voglia nessuno, non vorrei dare il via a inutili campanilismi), recentemente ho scoperto essere uno degli ultimi luoghi in cui vengono prodotte le carpaxine.
Queste sono delle specie di gallette fatte esclusivamente di farina integrale di orzo, da ammorbidire qualche ora nell'acqua prima di condire a piacere.
Il nome, da pronunciare in modo che suoni come carpasgine, legando la s e la g come nel pronome "je" in francese, indica che una volta, evidentemente, la sua diffusione era maggiore, e che si attribuisce al paese di Carpasio la sua origine.
Se siete curiosi, alla prossima gita in Valle Argentina, passate da Molini, fermatevi ad ammirare il paese ma non ripartite senza aver dato tolto il freno alle vostre smanie gastronomiche, in trattoria, al bar, in panetteria... fate vobis.
martedì, settembre 25, 2007
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10 commenti:
Sembrano interessanti. Tu le hai assaggiate?
No, ho fatto solo le foto e poi le ho buttate via ;)
.... dai scherzavo!
Mi sono espressa male ed ho fatto male la domanda;rifaccio.
Sono buone?
Nico, ti eri espressa benissimo, sono io che facevo lo scemo.
Si, mi sono piaciute... slurp!
Volevo solo farLe notare che c'è differenza tra il Pane di TRIORA e quello di Molini! E il paese famoso per il pane (e per molte altre cose ancora, è TRIORA), non Molini, al punto che TRIORA fa anche parte (unico comune ligure) dell'Associazione "Città del Pane". Non è questione di campanilismi, ma solo di evidenziare la differenza tra uno e l'altro prodotto. Se il Pane di TRIORA si può trovare a Genova, in Piemonte, in Lunigiana, mentre quello di Molini non viene richiesto al di fuori dei confini provinciali, un motivo ci sarà, non crede? E' ora che la gente (alcuni commercianti soprattutto) la smettano di spacciare pane qualunque per Pane di TRIORA. Dopo essersi parzialmente già appropriati delle streghe di Triora, ora a Molini vogliono anche appropriarsi del Pane??? Mi consolo pensando che la storia non si compra e TRIORA resterà sempre TRIORA. Qui a Genova, i veri zeneizi consocono il paese delle streghe, Molini non sanno nemmeno cosa sia, forse un paese vicino a Dolcedo (aaaah no, quello è Molini di Prelà....)
La storia non si compra, ma si deve difendere dalle mistificazioni e dagli errori. Per questo La ringrazio molto per la precisazione.
Purtroppo il pane di Triora, se non si abita in alta Valle Argentina, non e' facilmente reperibile, mentre il "clone" di Molini e' molto piu' diffuso.
Forse si confonde per questo fatto e per il nome del comune di produzione, nome che suona come un sobborgo del paese piu' in alto.
In ogni caso, qua in provincia, nelle confezioni ho sempre trovato specificato "pane di Molini di Triora" e non "pane di Triora".
Mi permetta pero' un appunto su coloro che lei chiama "veri genovesi", con i quali ho convissuto 10 anni.
Infatti dubito che costoro abbiano una vaga idea di dove si trova la valle Argentina e che abbiano mai sentito nominare Triora.
Di solito i "veri genovesi" hanno una idea generica della Liguria: per loro a ovest la Liguria termina a Pegli, dove si allena il Genoa, poi inizia una cosa indistinta che si chiama "Ponente", dove convivono in maniera confusa entita' geografiche che prendono il nome di Arenzano Ventimiglia, Savona, Albenga, Varazze, Albisola, Bordighera, Andora eccetera.
Nessun "vero genovese" sarebbe in grado di ordinarle per vicinanza alla sua citta'. Mi trovi un genovese che sappia che per andare a Triora si passa da Taggia e Badalucco, se ci riesce.
Diffuso quello di Molini? Mah... Faccia un salto fino a La Spezia in uno dei più grandi supermercati e mi dica che pane trova. O nella sua provincia vada nei Conad/Leclerc.
Perdoni la curiosita': tutto questo pane viene prodotto a Triora?
La risposta è sì e può benissimo andarci a vedere.
Comunque reputo la sua una domanda offensiva, dunque non credo che risponderò più alle sue provocazioni
Non voleva essere una provocazione. Per esempio il passito di Pantelleria viene prodotto in tutta la provincia di Trapani.
Ma se si sente provocato e vuole abbandonare la discussione faccia come meglio crede, non è certo tenuto a continuare.
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