
Per la precisione esiste il progetto di prolungare fino al mare una grossa strada abbattendo 1651 abitazioni di un quartiere tra il centro della città e il mare, il Cabanyal-Canyamelar.
L'attuale sindaco, la signora Rita Barberá (foto a destra), è una dei più accesi sostenitori del prolungamento, contro di lei gli abitanti del quartiere e molti altri cittadini.

Tagliare in due quel quartiere significherebbe alterarne in maniera irreversibile la sua identità.
La scelta è quindi tra "risanare" abbattendo e ricostruendo, spaccando in due un quartiere omogeneo con una strada ad alto scorrimento e nuove abitazioni intorno, oppure salvaguardare un patrimonio storico di casette e piccoli gioielli come quello nella foto.
Per fortuna gli abitanti del Cabanyal sono agguerriti ed hanno trovato qualcuno che li ascolta al Ministero dei Beni Culturali.
A leggere la storia non riesco proprio a capire a cosa serva cancellare il cuore di un quartiere per prolungare l'avenida dedicata a Vicente Blasco Ibáñez, autore di numerosi romanzi da cui furono tratti diversi film di successo, come "Sangue e arena" o "i quattro cavalieri dell'Apocalisse".
E pensare che la sua prima novella, "Flor de Mayo", era ambientata proprio nel Cabanyal!
Trasposto in Italia, sarebbe più o meno come trasformare piazza Verga di Aci Trezza in un grosso parcheggio, radendo al suolo la casa del nespolo e le casette vicino all'ormeggio della Provvidenza dei Malavoglia. Una grossa scemenza, appunto.
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