domenica, agosto 28, 2011

Zappatore a Tokyo

Goya, verdura giapponese fotografata da mlogePer le interviste dell'ic515, oggi abbiamo contattato un blogger-ortolano molto particolare: Zappatore a Tokyo, un nostro connazionale che cura un piccolo orticello in una città dove vivono tanti abitanti quanti ce ne sono in mezza Italia.
Lo ringraziamo per l'intervista che ci ha rilasciato e per la chiaccherata su questo piccolo aspetto della cucina giapponese.

Leggendo il tuo blog sono ormai 5 anni che ti sei trasferito a Tokio dall'Italia, come ti trovi adesso? Ti sei ambientato? E' stato difficile ambientarsi?
Tokyo è una città che ti permette di fare ciò che vuoi. Per cui se non si odiano le metropoli e ci si riesce ad abituare al doversi spostare in treno per affrontare le quotidiane grandi distanze, alloraè la città perfetta. Io mi sono abituato all'istante, anche perché ero uno studente single, e ciò permette di vivere ovunque. Ma non è stato per tutti così. Soprattutto le mie amiche straniere non si sono trovate bene (non tutte però). Probabilmente in Giappone vi è un diverso tipo di maschilismo rispetto all'Italia, e non tutte riescono o vogliono farvi fronte. Io devo dire che sono stato fortunato, ho sempre trovato lavoro con relativa facilità e sebbene ci sono stati degli ambienti che non mi sono piaciuti, non è mai stato perché sono straniero.

Come ti è venuta l'idea di mettere su un orto in una città di 35 milioni di abitanti? Il terreno adatto all'orto come lo hai trovato?
Appena mi sono trasferito in questa zona di Tokyo, un po' periferica e con tanto verde e campagne, m'è venuta la voglia dell'orto casalingo. In più la casa ha un mini giardino che ho tramutato in mini orto. Tokyo, comunque, è una città più verde di quello che ci si aspetti. I simboli della città sono il fiore di ciliegio e la foglia del ginkgo. Praticamente tutte le case familiari hanno un giardinetto o una zona verde, e molti condomini altrettanto (tranne quelli costruiti negli anni 70' e 80'). I giapponesi amano l'avvicendarsi delle stagioni, quindi non è difficile vedere ciliegi e aceri che sono prepotenti simboli della primavera e dell'autunno.

Le verdure conosciute dagli italiani (pomodori, zucchine, lattuga) esistono dalle tue parti?
Le verdure italiane sono tra le più amate in Giappone. Sebbene ci sia una varietà minore, compensata ovviamente dalle verdure locali. E' stata una sorpresa, però, vedere anche in Giappone ravanelli e cime di rapa diffusi come da noi.

E' vero o è una leggenda che i prezzi degli ortaggi a Tokyo sono ....stratosferici?
Purtroppo non è una leggenda. Al supermercato i prezzi delle verdure sono vergognosi. Ad esempio una zucchina 100yen minimo (90cent di euro circa). C'è anche da dire che le verdure locali costano meno. Il daikon costa sempre sui 100yen ma è enorme! Ci mangi una settimana. Nelle zone un po' periferiche, dove le campagne sono presenti, non è raro che il contadino venda direttamente la verdura. In questo caso una busta con 3 o 4 zucchine viene 100yen. Quindi minimo un terzo del prezzo del supermercato.

Ci sono ortaggi tipici del Giappone che consiglieresti a un italiano perché poco comuni in Italia ma molto buoni?
Tra i miei preferiti ci sono il daikon (Raphanus sativus L. var. longipinnatus) che alla lettera vuol dire "grande radice", è della famiglia delle rape, ma a forma di carota bianca enorme. Grigliato con poi un po' di olio, sale, pepe e prezzemolo (un po' all'italiana!) e' ottimo. Poi c'è il kombu (Laminariaceae Bory) che è un'alga eccezionale da aggiungere alle zuppe di mare. E anche il gobo (Arctium lappa) che è eccezionale tagliato a fette sottili e fritto! Mille volte meglio delle patatine fritte. Interessante è anche il renkon, ovvero le radici del loto (non quello ornamentale). Ottime sia tagliate a scaglie sia fritte che grigliate con la carne.

Quando hai scoperto che il goya è una verdura e non un pittore, ma quella specie di cetriolo nella foto?
In effetti, solo una volta venuto qua. Adesso se qualcuno mi dice goya penso alla verdura! Per me il pittore è "Il Goya", cosi' non faccio confusione... ma mi sa che e' una regola tutta mia.