sabato, settembre 30, 2006
Mi hanno rubato un sogno!
Beh pensandoci bene ora l`iva la si scarica tutta...quindi avere una cayenne costa meno dell`anno scorso...fatta la legge .....
giovedì, settembre 28, 2006
Cult Tv: Sgarbi collection
Per gli amanti del genere una collezione da non perdere...
Sgarbi vs. D'Agostino (1991)
Sgarbi vs. Trio Medusa (2002)
Sgarbi vs. Mussolini (2006)
...e per i più esigenti:
Blob speciale su Sgarbi
Novità su ic515
Ci sono ben tre novità sul nostro blog:
- Nella barra laterale è apparso il badge con le foto pubblicate su flickr con tag ic515. Per far sì che le vostre foto siano visualizzate nel badge pubblicatele quindi su flickr e marcatele con il tag ic515. Chiaro?
- Sotto ogni post sono comparsi un po' di nuovi links. Sono gli strumenti per promuovere i nostri articoli sui principali social network italiani (segnalo e oknotizie) e anche stranieri (del.icio.us). Anche in questo caso è necessaria la registrazione. Su ciascun sito troverete le informazioni per capire a cosa servono e come funzionano.
- E' possibile finalmente spezzare il contenuto del post in due parti: la prima sempre visibile, la seconda solo quando si apre la pagina contenente il singolo post. Nel seguito l'esempio...
Ne approfitto per fare un po' di divulgazione (pigher apri bene le orecchie):
Per mettere il badge di flickr su blogger è sufficiente inserire nel template in zona sidebar il codice HTML che si ottiene dalla procedura guidata disponibile direttamente su flickr.
Per creare invece i post espandibili vi rimando alle istruzioni disponibili su blogger. Nel nostro caso c'è anche un piccolo hack javascript per far apparire il link continua solo quando è necessario...
mercoledì, settembre 27, 2006
L'autista del Generale
Portando a casa il Generale ho colto l'occasione per fargli sentire un po' di buona musica!!
Poca però...
Novello
Il 6 di novembre di ogni anno (data istituzionale stabilita da un protocollo di intesa dei produttori) c’è un evento molto particolare, atteso con ansia da una moltitudine di appassionati: l'entrata in commercio del Vino Novello. E’ un vino piacevole, poco impegnativo (anche a causa della scarsa tannicità, e dunque anche scarsa longevità) e per questo piace alle fasce di pubblico che prediligono bevande di facile approccio; è abbinabile a piatti semplici e di largo consumo, e poi è il primo a testimoniare dell'ultima vendemmia, ed è il primo a consolare dell’arrivo del freddo e delle giornate corte.Il Novello però non è semplicemente il primo vino che si beve, sarebbe pressoché impossibile vendemmiare a settembre ed avere il vino pronto i primi di novembre; è il frutto di assai consapevoli strumenti tecnologici; infatti, viene ottenuto in qualche modo sostituendo o modificando i percorsi che la natura segue per trasformare l’uva in vino. Al principio, come al solito, vennero i francesi: un ricercatore, sperimentando la conservazione dei grappoli in un ambiente saturo di anidride carbonica si accorse di aver ottenuto (involontariamente) un mosto piacevolmente profumato. E la tecnica di produzione in poche parole è la seguente: i grappoli con gli acini interi sono posti all'interno di apposite vasche nelle quali viene prima prodotto il vuoto d'aria e poi immessa l’anidride carbonica. Gli acini del fondo vengono schiacciati liberando del mosto ed i lieviti contenuti innescano un particolare processo di fermentazione. Al termine del ciclo si procede alla vinificazione in rosso, con una lieve pigiatura ed un’ulteriore fermentazione di qualche giorno. In Francia si ha il Beaujolais Noveau, che sostanzialmente è stato copiato da noi italiani. Ci sono però alcune differenze. Innanzitutto, il Beaujolais Noveau francese è prodotto solo nella regione della Borgogna, e il vitigno utilizzato è esclusivamente uno, mentre noi abbiamo trasferito nel novello la nostra ricchezza di vitigni e di territori. Quindi esiste per esempio il Novello di Barbera e Dolcetto, di Cannonau, di Sangiovese, di Teroldego e Marzemino, diNero d’Avola di Lambrusco . E poi non bisogna trascurare il fatto importante che mentre nel Beaujolais Noveau il vino viene interamente ottenuto con la tecnica della macerazione carbonica, nel disciplinare italiano può essere utilizzato vino “normale” fino al 70%, e questo rende il nostro Novello in qualche modo più “importante”.
martedì, settembre 26, 2006
Sono tornata
Ho passato tutta la pausa pranzo a leggere il blog; avrei diversi commenti da fare , ma ho pensato di racchiuderli in un post.
Tanto per cominciare questa foto l'ho fatta giovedì scorso quando ero in spiaggia, assomiglia a quella che Ale ha messo in un post che con ironia "prevedeva" ciò che mi sarebbe accaduto. Infatti il giorno dopo ero si sdraiata, ma su un lettino da dentista con una dozzina di facce che mi scrutavano in bocca.
Quando ero in ferie ho cercato un internet point perchè volevo fare un post in occasione della morte della Fallaci. Secondo me , purtroppo, di lei vengono ricordate le sue "invettive" degli ultimi anni (condivisibili o no) ma io avrei voluto ricordarla con un frammento di un libro in cui ha dismostrato la sua immensa umanità (ndr:lettere ad un figlio mai nato). Però credo che sia più indicato, visto i toni dei commenti, ricordare le sue parole in una intervista del 1979 che, secondo me, spiegano la sua personalità: "Ho sempre amato la vita. Chi ama la vita non riesce mai ad adeguarsi, subire, farsi comandare. Chi ama la vita è sempre con il fucile alla finestra per difendere la vita… Un essere umano che si adegua, che subisce, che si fa comandare, non è un essere umano" . Un altra delle ormai poche menti pensanti del nostro paese che se n'è andata.
Visto che il blog ha radici culinarie, avrei da proporre una bella magnata autunnale(possibilmente al termine della mia convalescenza), per cui da oggi direi che possono partire le proposte per un ristorante/trattoria dove poter andare a cena.
lunedì, settembre 25, 2006
Buon compleanno, Dmitrij
Da buon ignorante volenteroso, non ne capisco un acca di musica dodecafonica e tutte quelle belle cose moderne, roba stile Schoenberg, tanto per capirci.
Dmitrij, invece, voleva essere capito anche dai neofiti come me, forse per necessità, dato che il baffone disegnato alle sue spalle gli faceva passare una vita d'inferno.
Basti pensare che nel 1934 la sua seconda opera modernista, Lady Macbeth, pur riscuotendo un grande successo sia nell'Unione Sovietica sia all'estero, in seguito ad una rappresentazione della stessa opera a Mosca in presenza di Stalin, venne aspramente criticata dal giornale Pravda in un articolo intitolato "Il caos anziché la musica". Ne furono quindi arrestate le rappresentazioni e Shostakovich venne definito nemico dello stato.
Inutile dire che a seguito di quell'articolo perse dall'oggi al domani il suo lavoro di insegnante al conservatorio.
Per quanto possibile Shostakovich rispondeva al baffone, ad esempio quando gli fu commissionata una sinfonia per celebrare la vittoria della seconda guerra mondiale, Dmitrij sfornò la sua nona sinfonia: un firulì firulà di ottavino che sembra sbeffeggiare la seriosità del resto dell'orchestra, quasi come a dire "tu celebra pure, ma io ti mando a quel paese".
Certo che era difficile essere dei contestatori nell'unione sovietica di Stalin.... per molto tempo Shostakovich ha dormito vestito e con una valigia vicino, in modo da essere già pronto nel caso venisse arrestato (eh si, perché il baffo aveva l'abitudine di mandare la polizia di notte).
Chissà se lo potrà consolare il fatto che grazie ad un baffone prepotente che non se ne capiva un accidente di musica adesso è uno dei pochi autori contemporanei che riesco a "capire" nonché uno dei miei preferiti.
sabato, settembre 23, 2006
Come nei Paesi Nordici !!!!!
"parte di strada opportunamente delimitata, riservata alla circolazione delle biciclette"
venerdì, settembre 22, 2006
Indietro Tutta
Quando il palinsesto televisivo ci impone di scegliere tra Miss Italia e La Pupa & il Secchione esiste fortunatamente una terza via. Su RaiClick è possibile riguardare (gratuitamente) in streaming documentari, spettacoli, fiction trasmessi dall'emittente di Viale Mazzini in questi ultimi 50 anni.
Questa sera mi sono goduto una puntata di Indietro Tutta, un vero cult made in Arbore.
Tanto ad aggiornarmi su Silvia Abbate ci pensa il Pigher...
mercoledì, settembre 20, 2006
La "vera" verità .... questa sconosciuta !!!!
lunedì, settembre 18, 2006
rose rosse per te
dell'umanità.
La rosa rossa di cui vi parlerò adesso e la rosa bianca del mio post precedente fortunatamente non accomunate da una guerra come quella tra i casati di York e Lancaster, ma dal concetto di copyright sulle specie viventi, cosa che, per inciso, un pochino mi preoccupa.
I detentori dei diritti sulle due rose non sono in guerra tra loro, sebbene abbiano una differente visione delle cose del mondo.
Differenze che si incontrano, o almeno, si dovrebbero incontrare in frasi come "Chi ha due tuniche, ne dia una a chi non ne ha; e chi ha da mangiare, faccia altrettanto" oppure "Non esigete nulla più di quanto è stato stabilito per voi".
In attesa che qualche prete trovi il modo di mercificare anche Nostro Signore con una rosa rossa, che so, la rosa della passione, per par condicio segnalo la rosa Red Century, coetanea della rosa mistica, ma nata per celebrare una diversa ricorrenza: il centenario della fondazione della CGIL.
La rosa è stata prodotta dalla NIRP, azienda con sede a Cuers (Francia) e Ventimiglia.
Il progetto è nato nell'estate del 2004, sulla base di una proposta della Camera del Lavoro di Imperia ed è stato realizzato con la collaborazione del dottor Fiorenzo Gimelli, dell'Istituto Regionale della Floricoltura, della Regione Liguria e della NIRP International dove i fratelli Ghione, proprietari dell'azienda, hanno ibridato la rosa.
Deborah Ghione, della Nirp International, racconta che la Cgil voleva che il fiore fosse battezzato proprio per i festeggiamenti del 2006. Così nasce Red Century , un nome e un marchio che la Cgil ha voluto registrare proprio perché la connotazione con il centenario non si perdesse con il tempo.
A differenza di quella della rosa mistica, questa notizia invece mi lascia indifferente, forse perchè una rosa nata dichiaratamente per festeggiare il centenario di un sindacato mi pare ovvio che serva anche a finanziarlo, inoltre il testimonial utilizzato è la stessa opera centenaria del benemerito sindacato.
Al contrario, se non si fosse ancora capito, trovo invece meno trasparente l'operazione della rosa mistica, dal momento che invece ha utilizzato come testimonial la madre di Nostro Signore, la quale , mi immagino, avrebbe preferito fare a meno di lasciar adoperare la propria "buona reputazione" per far affluire denaro alle casse dei monsignori.
Magari sono io che penso male, chissà, se così fosse, per favore, fatemelo sapere, ma credo che così come per le pie vecchiette è certo che se comprano un mazzo di rose red century gli operai saranno sempre trattati allo stesso modo, vorrei che fosse altrettanto pacifico per tutti che a comprare un mazzo di rose mistiche le cose avranno poche probabilità di migliorare.
Per me l'ideale sarebbe usare le rose red century per offrirle alla Madonna che faccia il miracolo di migliorare le condizioni di lavoro degli operai, aiutati che il cielo ti aiuta.
lupo avvisato mezzo salvato
sono felice: mi sono appena arrivati i 2 CD di Goran Bregovic che avevo ordinato seguendo i link dal suo sito ufficiale.
Trovo meraviglioso pensare che mentre fior di gioventù gongolava per un concerto della signora Ciccone a Roma, contemporaneamente mi trovavo a Sanremo ad ascoltare estasiato il maestro Bregovic e la sua meravigliosa orchestra.
A loro la Madonna taroccata, a me il miglior musicista che sia passato da Sanremo negli ultimi anni.
Tornando a noi, caro lupo, per il tuo ritorno ti aspettano i miei due sublimi CD.
domenica, settembre 17, 2006
Generatore di frasi fatte
L'immagine qui sopra (che grazie a writely trovate anche qui) contiene una tabella creata da due professori, Marco Marchi dell'Università di Pisa e Piero Morosini dell'Istituto Superiore della Sanità, che hanno svolto uno studio linguistico sui piani sanitari elaborati negli ultimi anni.
Il funzionamento è semplice: partendo dalla colonna sinistra dovete scegliere un soggetto, poi in quella dopo un verbo a caso di una delle 10 opzioni e quindi un periodo delle successive, sempre tutte a caso.
Alla fine otterrete una frase di senso compiuto, anche se magari non troppo logica, nel tipico linguaggio usato da un certo genere di personaggi...
Se vi capitano degli esempi pratici potete metterli nei commenti!!
venerdì, settembre 15, 2006
Ciao Steve!
Ciao Steve!
E ora !?!?
Ovviamente molti di voi si aspetteranno una mia accalorata "orazione funebre" !!!!
Non credo !!!!
il nome della rosa (post lungo)
Dante Alighieri scomoda l'espressione per uno dei luoghi più elevati del suo Paradiso.
La rosa bianca da tempo immemore è associata alla Madonna, alla verginità e indica amore eterno e puro, libero da legami terreni, tanto che nel medioevo soltanto le vergini potevano addobbarsi con ghirlande di rose e la Madonna è spesso raffigurata nel roseto, simbolo di meditazione e di rigenerazione.
Teologicamente Maria è il fiore più bello che si sia mai visto nel mondo spirituale. È per la potenza della grazia di Dio che da questa terra, arida e desolata, sono spuntati tutti i fiori di santità e di gloria. E Maria è la loro regina.
Tutto questo ormai ha indirettamente a che fare con la floricultura ligure, che a causa della globalizzazione si trova in serie difficoltà.
Complice il centocinquantesimo anniversario dell'istituzione del dogma dell' Immacolata Concezione, numerosi paladini sono scesi in campo a difesa della nostra floricultura:
La Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa, Il Comune di Sanremo, La Provincia di Imperia, La Provincia di Savona, La Regione Liguria, La Cooperativa Il Cammino e La Cooperativa UCFlor istituendo un bel concorso.
Come ci fa notare Claudio Burlando, si tratta di una bella iniziativa che consolida il rapporto tra la Liguria e la Santa Sede e, come suggerisce Mons. Mauro Piacenza, Presidente della Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa, dal momento che la Liguria è la terra dei fiori, dei profumi, dell'ingegno e della sensibilità, si dedica alla Madonna un fiore ligure: la Rosa Mistica, che sarà simbolo di bellezza, fragranza, profumo e espressività, proprio come avviene nelle litanie popolari dedicate alla Madonna.
Il concorso, i cui termini scadevano il 30 settembre 2005, prevedeva pertanto che gli ibridatori concorressero per produrre una nuova varietà di rosa, presentata tra l'altro all'euroflora 2006.
Il vincitore del concorso ed i coltivatori liguri a cui viene ceduta la varietà selezionata, possono usare il marchio “La Rosa Mistica” ed il logo della PONTIFICIA COMMISSIONE PER I BENI CULTURALI DELLA CHIESA nell’ambito delle attività promozionali dell’immagine delle proprie aziende.
Inoltre il vincitore del concorso deve a cedere la Rosa Mistica esclusivamente a produttori che si impegnano a coltivarla sul territorio regionale della Liguria.
Dulcis in fundo, previa fatturazione, il vincitore si impegna a versare alla Fondazione per i Beni e le Attività Artistiche della Chiesa una percentuale del 20% dei diritti di privativa (royaltyes) provenienti dalla vendita delle piante che potranno fregiarsi del marchio “La Rosa Mistica”.
Insomma, le pubbliche istituzioni si accordano con commissioni estere per promuovere la floricultura locale, e magari si tratta di decisione azzeccata (chi lo sa), ma quello che proprio non digerisco è la mercificazione delle Litanie Lauretane e dell'immagine della Madonna: le vecchiette, credendo di fare un'opera pia, compreranno questa rosa piuttosto che un'altra, rimpinguando le casse di detta Fondazione.
In realtà l'opera pia resterà quella di far visita al cimitero o all'ospedale, non importano i fiori, ma questo siamo sempre in meno a crederlo.
Qualcuno invece crede che associare il nome della Madonna ad una varietà di rosa protetta da copyright e lucrare poi sull'aspettativa che le vecchiette hanno acquistando tale pianta sia cosa moralmente lecita. Per me no, ma si tratta solo di opinioni.
Una mia opinione risulta pure rafforzata: quella di essere cristiano nonostante certe manifestazioni della Chiesa e non grazie alla Chiesa.
salviamo la caldaia di Ale!!
Ecco qui il link al sito della Provincia per la campagna di salvataggio caldaie... di cui qualcuno purtroppo non era a conoscenza!!!
Io, intanto, cercherò di salvare la mia: qui sta venendo il diluvio!!!
martedì, settembre 12, 2006
La collega
feste di paese 2
Sbagliato: quel giorno c'erano anche i festeggiamenti patronali in quel di Ceriana (rinnomata per la sua salsiccia), ma non mi trovavo neppure in Valle Armea, bensì appena sopra Castellaro presso il santuario della Madonna di Lampedusa.
Il santuario fu costruito come ex-voto da un castellarese nei primi anni del 1600, Andrea Anfossi, catturato dai pirati barbareschi durante una loro incursione in liguria nel 1561, come testimoniano due iscrizioni, una in latino all'esterno della chiesa e l'altra, una traduzione in italiano, all'interno: «Piraticam in turcas exercens...» e «Contro i Turchi corseggiando ...».
Si usa il termine corseggiando, infatti le autorità civili e i privati cittadini volentieri si univano alle milizie cristiane formavando piccole flottiglie delle loro imbarcazioni da pesca con il compito di vigilare e, se necessario, dare battaglia ai pirati in difesa delle terre costiere e dei villaggi. Fu in uno di questi scontri che Andrea Anfossi, cadde prigioniero.
La sua sarà una prigionia lunga ben 40 anni, prigionia durissima, in quanto galeotto su una nave.
Per sua fortuna un giorno la sua nave fu costretta ad una "sosta tecnica" in quel di Lampedusa, grosso modo a 100 miglia dalle coste tunisine ed altrettante da quelle siciliane. Andrea Anfossi, provvisto di una scure, fu mandato a terra per tagliare legna, ne approfittò per fuggire.
A questo punto, la leggenda narra che, dopo aver invocato aiuto dalla Vergine, al nostro eroe apparve in una grotta un dipinto ove erano rappresentati la Madonna, il Bambino e santa Caterina da Alessandria. Verosimilmente Anfossi si era imboscato in grotta per non farsi riprendere dai pirati, anche se la leggenda afferma che il fuggitivo trovò la grotta grazie alla luce che emanava il dipinto, mentre altri si spingono ad affermare che il dipinto fu banalmente trafugato (anche se mi pare poco verosimile che un imboscato braccato dai pirati vada in giro a rubare opere d'arte).
Sta di fatto che Anfossi taglia un tronco, ci fa una barca alla bell'e meglio e con quella prosegue la fuga, ripromettendosi di costruire un santuario dedicato alla Vergine nel caso fosse riuscito e ritornare a casa.
Così il guscio del castellarese, spinto solo dalle correnti, da remi costruiti con mezzi di fortuna e dal dipinto usato come vela, ha la meglio sulle veloci navi dei pirati che infestavano il canale di Sicilia e il resto del Mediterraneo. Anfossi riuscì a ritornare al paese natale un bel giorno del 1602.
A questo punto la storia non è finita: il dipinto, durante le notti "spariva" e veniva ritrovato sul luogo ove attualmente sorge il santuario. Questo anche se i compaesani di Anfossi, naturalmente sospettosi, piantonavano durante la notte il luogo ove veniva conservato il quadro.
La logica conclusione era che la Vergine voleva il suo santuario proprio nel luogo dove la sua immagine veniva ritrovata alla mattina.
Il santuario, ovviamente, è meta di pellegrinaggi e magari anche di visite notturne poco gradite, come quella dei ladri di qualche mese fa.
Per fortuna il dipinto originale viene conservato al sicuro e portato in processione una volta all'anno (domenica scorsa), mentre in santuario ne viene esposta una copia.
Da bambino la "festa di Lampedusa" era un vero spasso: bancarelle davanti al santuario vendevano pistole ad acqua di tutti i tipi e, "se facevamo i bravi", alla fine della processione avevamo la mancetta per comprarci una pistola ad acqua e iniziare le nostre marachelle.
Purtroppo ho assistito ad un progressivo imbarbarimento dei costumi: prima i soliti fessi bagnavano le vecchiette anziché i coetanei, poi si è iniziato a bagnare le persone anche prima delle funzioni religiose, successivamente si è passato ai gavettoni fra bande di ragazzi, e infine ho assistito personalmente al lancio di un secchio (e non solo dell'acqua contenuta).
Inutile dire che il secchio, arrivato a destinazione, ha prodotto risultati spiacevoli.
Troppo.
Dall'anno del secchio sono sparite le bancarelle davanti al santuario e questo è per me un bene: si fa una festa religiosa seriamente, senza goliardate del cavolo.
Certo, i bambini avrebbero tutto diritto di giocare con le pistole ad acqua come facevano i loro genitori. Questo è il mio unico rammarico, quello che per colpa di qualche pirla sempre pronto a far degenerare le feste, in futuro nessuno più potrà avere un ricordo felice come il mio.
lunedì, settembre 11, 2006
Mi sembra giusto !!!!
giovedì, settembre 07, 2006
Caro Libri !!!!
La Vespa
foto| Kitty
Ho bisogno del vostro aiuto…
Come ben sapete è da un po’ che cerco una Vespa PX 125, una collega mi ha proposto questa della foto (quello che la sta provando ovviamente non sono io ma un mio caro amico romano), che ha alcuni pregi: innanzitutto il prezzo (0 €) e il fatto che parte; ed alcuni difetti: la carrozzeria è quello che è (rifarla tutta sarà 300€) e devo pagare la voltura che sarà intorno ai 150 €…
mercoledì, settembre 06, 2006
Emulazione !!!!!!!
martedì, settembre 05, 2006
Il prezzo della cultura !!!!!
Letture
Ho letto questo libro quasi tutto d'un fiato, mi succede spesso con i libri di Terzani . Vorrei condividerne con voi un passaggio:
"...Ancor più che fuori, le cause della guerra sono dentro di noi. Sono in passioni come il desiderio, la paura, l'insicurezza, l'ingordigia, l'orgoglio, la vanità... Dobbiamo cambiare atteggiamento. Cominciamo a prendere le decisioni che ci riguardano e riguardano gli altri sulla base di più moralità e meno interesse. Facciamo più quello che è giusto, invece di quel che ci conviene. Educhiamo i nostri figli ad essere onesti, non furbi. È il momento di uscire allo scoperto; è il momento di impegnarsi per i valori in cui si crede. Una civiltà si rafforza con la sua determinazione morale, molto più che con nuove armi." T.Terzani
venerdì, settembre 01, 2006
Ristorante Pino in Cava - Bergeggi
Si mangia bene, però a distanza di un giorno, non ricordo esattamente cosa ho mangiato. In sintesi abbiamo mangiato un misto di antipasti a base di pesce e un risotto detto "della casa".
Degli antipasti ricordo solo il tonno nell'aceto balsamico che era molto delizioso: il pesce era tagliato a dadolata piuttosto grossa, fuori era croccante e dentro molto morbido; la crosticina all'aceto balsamico creava un buon contrasto con il gusto del tonno fresco. Il resto degli antipasti non è degno di nota, buoni ma nulla di particolare.
Il risotto era con gamberi e funghi. Devo dire che l'abbinamento non è male, si crea un bel contrasto di gusti però più di tutto ricordo che il risotto era molto (per me troppo) gustoso, vale a dire che era mantecato probabilmente con una dose eccessiva di burro che lo ha reso un pò troppo grasso.
Il tutto è stato annaffiato con un buon vermentino.
Ci è stato poi servito un sorbetto al limone e con il dolce (io ho scelto il gelato alla crema, altri hanno preso una torta con il cioccolato) ci hanno portato una bottiglia di passito. Non ricordo l'etichetta ma è stato apprezzato da tutti, visto che eravamo in sette e l'abbiamo finito.
Vino dal colore giallo dorato carico, quasi ambrato, con un tenue profumo di frutta secca, mandorla tostata ed un lieve sentore di agrumi; in bocca offriva una apprezzabile concentrazione, equilibrato, di buon corpo e con una buona persistenza.
Non so quanto tutto ciò è costato perchè era offerto da una ditta fornitrice.
Insomma un bel posto per portarci la moglie/fidanzata per una serata romantica piuttosto che per una luculliana cena.
4':33''
Si racconta che una volta Mozart vinse una scommessa con Haydn.
Quella mattina Mozart aveva scritto un pezzo per pianoforte ma era sicuro che Haydn non sarebbe riuscito a suonarlo; in palio c'era una cassa di champagne.
Il maestro Haydn accettò, incominciò a suonare, ma ad un certo punto fu costretto a fermarsi: la sue mani si trovavano ormai alle opposte estremità della tastiera, mentre una nota avrebbe dovuto essere eseguita al centro! Haydn rinunciò e lasciò che Mozart eseguisse il pezzo. Al momento della nota incriminata, Mozart chinò il capo e suonò la nota centrale col naso, vincendo la scommessa!
Haydn non poté far altro che pagare la cassa al collega, e commentò: con un naso come il tuo è certamente più facile.
Anni dopo un altro musicista, John Cage, scrisse un altro pezzo per pianoforte, intitolato 4':33''. Anche questo pezzo deve essere eseguito in una maniera particolare, infatti 4':33'' è un brano di sole pause, ovvero 4 minuti e trentatrè secondi di silenzio.
"Il silenzio", ha scritto Cage, "è quell'aspetto del suono che può essere espresso sia dal suono che dalla sua assenza, tanto positivamente che negativamente [...] quello che ascoltando "4'33" alcuni credevano fosse silenzio, poiché ignoravano come ascoltare, è pieno di suoni accidentali. Alla prima esecuzione si poteva sentire, durante il primo movimento, il vento che soffiava dall'esterno. Durante il secondo movimento gocce di pioggia cominciavano a picchiettare sul tetto, e durante il terzo la gente stessa produsse ogni genere di suono interessante parlando o uscendo dalla sala."